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MOTO GP
GARA A MONTMELÒ
Massimo Costa
Come al Mugello. Più del Mugello. A Montmelò, nella
patria dei campioni della MotoGP degli ultimi anni,
abbiamo assistito a una gara d’altri tempi. E a una del-
le prove più convincenti degli ultimi mesi di Valentino
Rossi. Ha vinto Marc Marquez, e fanno sette su sette,
ma hanno anche vinto Rossi, ritornato con prepotenza
al vertice, e Dani Pedrosa, riscattatosi meravigliosa-
mente dopo un periodo di ombra. Non ha vinto Jorge
Lorenzo, quarto dopo un brillante avvio che lo aveva
portato a comandare il gruppo, ma troppo presto si è
perso non riuscendo più a mettere il muso della sua
Yamaha tra le ruote delle due Honda e della moto del
compagno di marca. Rossi pareva veramente avviato al
successo, era riuscito a mettere la museruola aMarquez
che al 14° giro ha rischiato di tamponare l’italiano. Il
confronto è proseguito tra mille emozioni e alla fine il
campione del mondo ha avuto ragione di Rossi. Che poi
ha ceduto, quasi senza accorgersene, sorpreso, a Pedro-
sa.
ULTIMO GIRO
DA BRIVIDI
Dopo di che, il duo iberico ha dato vita ad una splendi-
da bagarre. All’ultimo giro, i due compagni nel team
Honda si sono superati quattro volte. Nei metri finali,
nella penultima piega, Pedrosa ha leggermente toccato
con la gomma anteriore quella posteriore di Marquez,
si è dovuto alzare perdendo la linea della traiettoria.
Rossi, spettatore del fantastico duello, ha ringraziato e
si è preso il secondo posto finale. Marquez ancora una
volta fantastico dunque e su un tracciato che non sem-
brava gradire particolarmente. I cordoli alti nelle curve
infatti, gli impedivano di buttarsi alla sua maniera, col
gomito che tocca l’asfalto. Ma…evidentemente ha sapu-
to trovare una soluzione. Per la famiglia Marquez il GP
catalano è stato qualcosa di straordinario: poche ore
prima, il fratellino Alex aveva vinto nella categoria
Moto3. Sorride anche Pedrosa, finalmente aggressivo e
a un passo da tagliare per primo il traguardo.
ROSSI E QUELLA
MODIFICA VINCENTE
E Rossi? Non era partito bene il fine settimana di Mon-
tmelò, la qualifica non è stata soddisfacente. Si è lavo-
rato tanto in Yamaha, è stata apportata una modifica
che, provata nel warm-up della domenica mattina, ha
soddisfatto Valentino. Con il risultato che poi in gara si
è visto. Un Rossi capace di inserirsi tra le Honda e di
condurre il GP a lungo. Forse gli è mancata quella gio-
vanile cattiveria che accompagna Marquez per resiste-
re ai suoi attacchi mentre è stato letteralmente sorpre-
so dal sorpasso di Pedrosa, episodio che, come ha det-
to lui, gli ha tagliato le gambe. Ma va bene così. Il Ros-
si disperso dell’epoca Ducati, quello un po’ su e giù del
2013, sembrano far parte di un passato che è meglio
dimenticare. Detto dei primi tre e di un Lorenzo che
dopo la grande prova del Mugello non è stato in grado
di ripetersi su quei livelli, il primo dietro ai marziani è
stato Stefan Bradl, regolare quinto. La Ducati si è dovu-
ta accontentare di un non esaltante ottavo posto di
Andrea Dovizioso, comunque combattivo e determina-
to fino all’ultimo.
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