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FORMULA 1
GP BELGIO
CHILTON SALVA
L’ONORE MARU
La squadra di Booth non doveva far correre il pilota inglese, al suo posto
Rossi, ma le cose sono rapidamente cambiate. Con Bianchi, autore di una
gran qualifica, subito fuori dai giochi, è stato il suo compagno a dover
sconfiggere la Caterham. Buon per lui che vi era solo Ericsson…
Massimo Costa
Il fine settimana in terra belga era partito con un teatrino che ha fatto
sorridere molti. La Marussia aveva annunciato che Max Chilton non
avrebbe corso a Spa e che per l’occasione veniva fatto debuttare Alexan-
der Rossi, divenuto terzo pilota della squadra di John Booth poche set-
timane fa. Un gran colpo per il californiano che finalmente coronava il
proprio sogno dopo una lunga anticamera in Caterham. Anche lo stesso
Chilton aveva dichiarato di farsi da parte per permettere alla squadra di
recuperare fondi utili, un supporto che evidentemente Rossi poteva
garantire. Ma trascorse poche ore, c’è stato un repentino dietro front:
Chilton si riprendeva la propria Marussia e a Rossi non restava altro che
partecipare al primo turno di prove libere non nascondendo la propria
delusione. Cosa poteva essere accaduto? La facoltosa famiglia Chilton,
che era entrata anche in possesso di azioni della Marussia, aveva minac-
ciato azioni legali. Oppure era partito il bonifico che i vertici della squa-
dra attendevano. Fatto sta che si è partiti in questa maniera che ci ha
ricordato quella F.1 degli anni Ottanta e Novanta, quando spesso i picco-
li team iscritti al mondiale si trovavano a dovere affrontare situazioni
similari. Tornato tutto in ordine, in una qualifica bagnata, Jules Bianchi
ha impressionato come al solito riuscendo a entrare nel Q2, porta che
Chilton neanche vede. In gara però, il francese è stato assai sfortunato,
prima afflitto da una foratura che lo ha subito estromesso dal Gran Pre-
mio, poi nel finale da un problema al cambio. Peccato. E’ quindi toccato
a Chilton dover salvare l’onore Marussia contro la rivale di sempre, la
Caterham. Buon per l’inglese che Andre Lotterer si era subito fermato e
quindi non rimaneva che fare la corsa sul più abbordabile Marcus Erics-
son, confronto fieramente vinto dal biondo britannico.