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FORMULA 1
GP ITALIA
Filippo Zanier
Il ritratto più onesto del GP di Monza vissuto dalla
Williams lo hanno fatto insieme FelipeMassa eNico
Rosberg, nella saletta in cui i piloti si rinfrescavano
aspettando il podio: "Non pensavo che saremmo
riusciti a scapparvi via così facilmente", ha detto in
italiano il pilota Mercedes al collega. "Dillo a me!"
ha risposto il brasiliano sorridendo, "non me
l'aspettavo nemmeno io, ma quando ho visto che
eravate troppo veloci mi sono fatto da parte e ho
pensato alla mia gara". Un resoconto onesto, quel-
lo di Felipe, che è sembrato mescolare la soddisfa-
zione per il terzo posto, il suo primo podio con il
team di Grove, e un po' di inevitabile delusione sca-
turita dalla consapevolezza che anche sulla pista che
più favoriva la FW36 tra quelle in calendario le
monoposto della Casa di Stoccarda si sono dimo-
strate comunque di un altro pianeta. A scacciare
qualunque pensiero dalla testa di Massa ci ha pen-
sato poi lo splendido podio di Monza, sotto cui la
folla festante gli ha mostrato un affetto forse inat-
teso intonando a gran voce il suo nome. Che tutto
questo sia accaduto proprio sulla pista di casa del-
la Ferrari e in una delle giornate peggiori della sto-
ria recente di Maranello, anche se il brasiliano non
lo riconoscerà mai, è la ciliegina sulla torta del fine
settimana monzese, che così oltre al sapore dello
champagne ha avuto anche quello della rivincita. La
squadra che alla fine della scorsa stagione l'aveva
giubilato senza tanti complimenti per pagare a peso
d'oro Kimi Raikkonen, fino ad oggi gemello imbol-
sito di quello visto in pista nelle ultime due annate
con la Lotus, ha infatti dovuto assistere al suo riscat-
to, lontana anni luce nel ritmo ed ora, grazie anche
al risultato ottenuto da Massa domenica, sorpassa-
ta dalla Williams anche nel Mondiale costruttori.
Al di là del valore personale che il podio ha avuto
per Felipe, sicuramente la più bella vicenda umana
del fine settimana, il suo effetto è stato anche posi-
tivo per il team di Grove che riuscendo finalmente
a portarlo sul podio ha regalato un sorriso agli spon-
sor brasiliani che lo supportano, Petrobras e Banco
do Brasil. Dopo aver monopolizzato la seconda fila
in qualifica, forse patron Frank e la figlia Claire si
aspettavano di più, ma la realtà è che anche senza
l'errore di Valtteri Bottas in partenza i primi due
gradini del podio sarebbero rimasti un miraggio. In
compenso, se il finlandese non avesse fatto pattina-
re le gomme al via (ha dato la colpa a un settaggio
troppo aggressivo della mappa frizione per lo start)
non avremmo assistito a una rimonta che ha rega-
lato alcuni dei momenti più divertenti della corsa:
scivolato in undicesima piazza nell'arco di pochi
metri, infatti, Bottas ha dovuto passareHulkenberg,
Raikkonen, Perez, Alonso, Button, Magnussen e
Vettel. Nell'impresa è stato aiutato da una vettura
velocissima sul dritto, caratteristica che la Williams
ha tra le sue corde fin da inizio stagione e che aMon-
za il team ha valorizzato con una scelta di rapporti
insolita: a delle marce basse piuttosto corte per
favorire l'accelerazione in uscita di curva, lo staff
tecnico guidato da Rob Smedley ha abbinato un'ot-
tava marcia lunghissima, una sorta di "overdrive"
che ha permesso a Bottas di non finire a limitatore
quando si trovava in scia alle altre vetture, situazio-
ne in cui la sua FW36 superava i 360 km/h. Alla fine
per lui è arrivato un quarto posto meritato, che ha
regalato al team britannico un bottino di punti
importante per la classifica team.
Il terzo posto nella graduatoria riservata alle squa-
dre, pur se non ancora al sicuro (la Ferrari è a 15
lunghezze di distacco) è infatti il segnale più concre-
to che la Williams può lanciare a sponsor e investi-
tori per dimostrare che dopo i patimenti dell'ultimo
decennio la scuderia è entrata in una nuova era. Le
premesse ci sono effettivamente tutte: il vantaggio
garantito dal motore Mercedes potrà non essere
così evidente nelle prossime stagioni, ma con le
poche modifiche consentite dal regolamento è dif-
ficile pensare che la Power Unit progettata a Brix-
worth perderà di colpo la propria superiorità. Inol-
tre non è solo sul propulsore che il team sta
costruendo il proprio successo: a parità di cavalle-
ria, infatti, le FW36 stanno umiliando sia la McLa-
ren del rientrante Ron Dennis che la Force India,
squadra che dal 2011 aveva sempre chiuso davanti
alla Williams in campionato. Il nuovo assetto tecni-
co con Pat Symonds alla guida dello sviluppo sem-
bra quindi funzionare a dovere e anche se è presto
per essere certi che questo basterà per ritornare ai
fasti di una storia gloriosa, sicuramente si tratta di
qualcosa che alla Williams non potevano dire da
tempo.
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