44
RENAULT 3.5
LUCA GHIOTTO
MUSI LUNGHI AD
ALCANIZ E MONACO
Invece ad Alcaniz, musi lunghi per una
prima qualifica insoddisfacente (17°) e un
set-up non proprio perfetto in gara 1
(16°). In qualifica 2 altro riscatto, ottavo
tempo, ma allo spegnersi dei semafori,
Ghiotto ha stallato venendo anche centra-
to da Martsenko: “Ho cambiato la moda-
lità di partenza all’ultimo secondo e mi
sono sbagliato”, ha poi ammesso. Cancel-
lata la trasferta spagnola, ecco quella da
sogno a Monte Carlo. Ghiotto però, nel-
l’unico turno libero a disposizione per la
Renault 3.5, ha sbattuto dopo soli 11 giri
alla Sainte Devote, la prima staccata dopo
il rettifilo di arrivo. Non avendo potuto
cercare il limite con le gomme nuove, dif-
ficile poter puntare a qualche piazzamen-
to decente in qualifica. I rail di Monte Car-
lo intimoriscono chi li bacia in prova libe-
ra e difatti è arrivato il penultimo tempo,
20°. Meglio in gara: “Ho preso sempre più
confidenza e alla fine ho chiuso 14°, ma
quanta rabbia per quello stupido errore al
giovedì”.
CAPOLAVORO A SPA
QUEL SORPASSO…
Con la coda tra le gambe, Ghiotto è quindi
volato verso Spa. Buon 11° in qualifica 1, il
capolavoro vero lo ha compiuto in una
memorabile prima corsa conclusa al 6°
posto con unmirabolante sorpasso alla Eau
Rouge su Marco Sorensen. Altro segnale,
dopo quello di Monza, che il ragazzo il
“risultato” ce l’ha nel piede e nellemani. Ma
già il giorno seguente, in qualifica 2, ha per-
so il feeling con la vettura risultando 18°
mentre in gara 2 si è ritirato fermato da un
problema al compressore che comanda il
cambio. Al Moscow Raceway, il vortice
negativo non è terminato. Affiancato da un
nuovo ingegnere di pista, Stefano Alessi,
Ghiotto ha disputato un weekend piuttosto
insipido con due 17esimi posti nelle due
qualifiche e un 16° e 14° nelle due gare. E
tante domande in più perché il compagno
Pietro Fantin ha colto il 3° posto in gara 1,
primo podio della sua carriera e stagionale
per la Draco.
Al Nurburgring, l’orgoglio ha portato
Ghiotto in quinta fila, nono tempo, in qua-
lifica 1, ma nella prima corsa un banalissi-
mo errore al 6° giro quando era 9° lo ha fat-
to piroettare tutto solo costringendolo al
ritiro. Una svista, chiamamola così, che lo
ha lasciato senza parole. Quindicesimo in
qualifica 2, era brillantemente risalito al 6°
posto nella seconda corsa: “Ho fatto una
dellemiemigliori partenze dell’anno e sono
anche stato favorito dal contatto alla prima
curva tra Sainz eRowland”, ha spiegato.Ma
al pit-stop, la tensione ha giocato un brut-
to scherzo ed ha spento il motore un atti-
