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ne, e anche un Coletti irresistibile per tutti
gli altri ha dovuto inchinarsi alla sua supe-
riorità.
Una vera e propria prova di maturità quel-
la superata dal britannico, un riscatto in
piena regola per un ragazzo che fino al 2010
aveva gareggiato e vinto solo in monomar-
ca organizzati dal padre Jonathan (Formu-
la Palmer Audi e Formula 2) e che di con-
seguenza era arrivato in GP2 accompagna-
to dal sospetto e dalla nomea del raccoman-
dato. Da allora, però, sono passate quattro
stagioni in cui Palmer Jr. è cresciuto mol-
tissimo: non sarà un campionissimo, pilo-
ti come Stoffel Vandoorne e Raffaele Mar-
ciello saranno più dotati di lui in quanto a
talento puro, ma quest'anno nessuno ha
dimostrato la suo solidità, primo fra tutti
Felipe Nasr.
NASR NON SFRUTTA
LE OCCASIONI
A fronte di un Palmer alle stelle infatti, è
proprio il brasiliano il protagonista che più
ha deluso nella kermesse monzese. In un
weekend già avaro di buone notizie per lui,
con le chance di un sedile Williams sfuma-
te con il rinnovo di Bottas e Massa, il pilo-
ta della Carlin si è sciolto come neve al sole.
Aveva un'occasione d'oro, ma non è anda-
to nemmeno vicino a sfruttarla. In gara 1,
mentre il suo rivale rimontava una posizio-
ne dopo l'altra, Felipe non è infatti andato
oltre una modesta sesta piazza, tagliando il
traguardo solo 4" davanti a Palmer. Poi,
nella Sprint Race si è esibito in una parten-
za imbarazzante, che dal terzo posto lo ha
visto piombare nono in pochi metri. Se alla
fine sono entrati in cascina i punti di un
altro sesto posto lo deve solo alla penaliz-
zazione di 20" subita da Jon Lancaster per
non aver rispettato i limiti della pista
durante un sorpasso. Ora il distacco del
brasiliano dalla vetta della classifica è di 41
punti, e a Palmer basterà guadagnargliene
altri quattro a Sochi per essere matemati-
camente sicuro del titolo.
VANDOORNE
STELLA BRILLANTE
Le vicissitudini dei pretendenti alla corona
hanno inevitabilmente oscurato le presta-
zioni altrui, ed è un peccato perché il wee-
kend di Monza ha consacrato una volta di
più il talento di Stoffel Vandoorne. Il belga
seguito dalla McLaren ha portato la mono-
posto preparata dalla ART in pole position,
e in gara ha colto la terza vittoria (e il set-
timo podio) di una stagione stupefacente
per un debuttante. Ci è riuscito andando in
fuga nella prima fase della corsa, e poi
gestendo il veemente ritorno di Arthur Pic
dopo il pit-stop obbligatorio. Il francese,
che a un certo punto sembrava avere il pas-
so per passare Stoffel e involarsi verso la
vittoria, alla fine non ce l'ha fatta, ma il
risultato ottenuto con merito sull'Autodro-
mo Nazionale conferma la crescita sua e del
teamCampos, che si era già evidenziata con
il successo conquistato in Ungheria. Altre
prove convincenti sono arrivate da Mitch
Evans (terzo in gara 1), Stephane Richelmi
(quarto nella Feature Race e terzo in gara
2), e André Negrao, che con due bei quinti
posti ha chiuso il suo miglior fine settima-
na dell'anno nella categoria cadetta.
COLETTI NEL
BENE E NEL MALE
Un discorso a parte, invece, lo meritano i
piloti della Racing Engineering, a partire da
Stefano Coletti. Che al monegasco non rie-
sca di disputare stagioni o anche solo wee-
kend normali è ormai assodato, ma forse
dovremmo essergli grati perché dopo ave-
re già emozionato a Spa, a Monza Stefano
ha di nuovo dato spettacolo. Nono in gara
1 a causa di un errore alla Roggia che gli è
costato la pole position per la Sprint Race,
l'alfiere del team di Alfonso d'Orleans è
partito dalla quinta fila domenica mattina,
dando vita a un'altra delle sue proverbiali
rimonte. Già sesto alla fine del primo giro,
Coletti ha poi dimostrato una netta supe-
riorità in frenata che ha sfruttato per infi-
lare nell'ordine prima Evans e Negrao (in
un colpo solo) poi Marco Sorensen e infine
Richelmi. Dopo questa serie di sorpassi
perentori inPrimaVariante, Coletti si è lan-
ciato all'inseguimento di Palmer, ma gli
pneumatici stressati dalla rimonta non lo
hanno più supportato, permettendo al bri-
tannico di controllare agevolmente.
L'errore di Sato alla prima variante di gara 1
Pole e vittoria in gara 1 per Vandoorne
1...,39,40,41,42,43,44,45,46,47,48 50,51,52,53,54,55,56,57,58,59,...92
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