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RENAULT 3.5
ROBERTO MERHI
DALL’INCUBO A
Massimo Costa
Alla fine di gennaio Roberto Merhi era senza
volante. La Mercedes aveva deciso di scaricarlo
dopo che nelle due stagioni DTM non aveva
praticamente lasciato traccia. Zero punti nel
2012, certo con un team Persson allo sban-
do dove aveva come compagno la non
eccelsa Susie Stoddart, poi un secondo
posto figlio di una gara straordinaria sul
bagnato e arrivato all’ultimissimo
appuntamento del 2013 ad Hocken-
heim. Ma prima di quella prova di
orgoglio, il 23enne di Castellon vanta-
va solo una settima posizione. Troppo
poco per convincere la dirigenza di
Stoccarda ad affidargli una vettura
anche per il 2014. Merhi era ufficial-
mente un pilota senza speranze, un
talento vero andato perduto, da inserire
nella rubrica dei casi irrisolti che il motor-
sport con cinica freddezza ci consegna
spesso e che registriamo malvolentieri .
Flash. Alla vigilia del penultimo appunta-
mento World Series Renault 3.5, Merhi è in
piena corsa per vincere il campionato, secondo in
classifica generale con tre vittorie all’attivo, tre
pole, undici risultati utili su tredici gare disputate, 16
punti da recuperare su Carlos Sainz e l’idea che trova
sempre più spazio di riuscire nella grande impresa e di
guidare, nei test di Abu Dhabi, la Red Bull RB10, premio che
spetta al campione. Nel contempo, ha anche coronato il sogno
di una vita e una carriera debuttando in F.1, seppur nel solo primo
turno di prove libere del GP d’Italia a Monza, con la Caterham.
La favola del pilota spagnolo della Zeta Corse è incredibile. A febbraio era senza futuro, appiedato
dalla Mercedes nel DTM, una carriera che pareva giunta al capolinea. Poi, l’offerta WSR e la rinascita.
Ora è in piena corsa per la vittoria finale contro Sainz, ha debuttato in F.1 nel turno libero di Monza
con la Caterham e sogna di poter guidare la Red Bull nei test di fine stagione