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ITALIANO RALLY
DUE VALLI
Stefano Albertini
Umberto Scandola
Un testa-coda e la Fiesta si infila fra le frasche. La gara di Robert
Kubica sull'asfalto alsaziano finisce qualche chilometro prima del-
l'ultimo controllo-stop e i complimenti per il tantissimo di buono
che il polacco aveva fatto nelle diciassette piesse precedenti lascia-
no il posto alle critiche. Quelle di chi era pronto a esultare con e per
lui per un quarto posto strepitoso e si sente tradito e quelle di chi dà
l'impressione di non aspettare altro che poter premere il grilletto.
C'è chi elenca i suoi non pochi errori e sentenzia che non sarà mai
un vero protagonista nel mondiale, ma c'è anche chi non dimentica
il passato meno prossimo e ricorda l'incredibile epilogo del Rally di
Polonia del 2009. Con Mikko Hirvonen saldamente primo, Jari-
Matti Latvala saldamente secondo eDani Sordo pago del terzo posto,
prima della sfida finale sui due chilometri e mezzo disegnati a ridos-
so del parco assistenza e della pedana d'arrivo, i giochi parevano
ormai fatti e strafatti. A tutti, anche a MalcolmWilson che, bottiglia
di champagne inmano, aveva lasciato la sua postazione nel van Ford
per festeggiare il clamoroso uno-due che avrebbe consolidato le
chances iridate dell'Ovale Blu. A rovinare tutto, andando a sbattere
contro le protezioni con tanta violenza da azzoppare la Focus, ci ave-
va pensato il più giovane dei finlandesi alla corte del pilota diventa-
to manager. Proprio quello che dopo aver buttato via una vittoria in
Germania, ha vinto in Francia...
ANCHE SCANDOLA
NON È
PROFETA IN PATRIA
