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V8 SUPERCARS
GARA A BATHURST
VAN GISBERGEN E
MCLAUGHLIN SPRECONI
La parte più intensa della gara è stata quel-
la compresa tra il restart dopo la bandiera
rossa, esposta al giro 61 per sistemare il
manto stradale alle Griffin Bend, e la setti-
ma ora. In questo frangente è scoppiata la
lotta al vertice tra la Volvo di McLaughlin-
Premat (Polestar GRM), desiderosi di
dimenticare la sfortuna di Sandown, e la
Commodore di Van Gisbergen-Webb (Tek-
no). In termini di velocità pura, questi sono
stati i due equipaggi in grado di emergere
maggiormente. Ciò che è mancato ad
entrambi è stata la capacità di concretizzare
tale potenziale e portare a casa il risultato.
La lotta, dopo che la leadership è passata di
mano più di una volta e che ha visto coinvol-
ti tutti e quattro i protagonisti, è culminata
con un contatto tra VanGisbergen eMcLau-
ghlin. Il portacolori della Volvo ci ha rimes-
so una sospensione, dicendo addio ai sogni
di gloria dopo un lento rientro ai box. Il riva-
le del Tekno Autosport è riuscito a prosegui-
rema, pocodopo, haperso tre giri inpit-lane
a causa di un problema all'alternatore.
AZZARDO FINALE
PER I TOP-DRIVER
Non meno intensa è stata l'ultima ora di
gara. In occasione dell'ultima caution, a cir-
ca cinquanta minuti dalla fine, in molti ne
hanno approfittato per l'ultimo rabbocco di
carburante. Diversamente Whincup, Win-
terbottome Lowndes hanno deciso di rima-
nere in pista con la speranza di centellina-
re le ultime gocce di benzina. Una lotta a
tre accorta, vissuta nella consapevolezza di
dover risparmiare il più possibile. A sette
giri dalla bandiera a scacchi Lowndes ha
rotto gli indugi su Winterbottom ma ha
finito per centrare la Falcon del rivale.
Risultato: entrambi fuori dai giochi per la
vittoria. A quel punto Mostert, fino a quel
momento quarto, si è portato in scia a Low-
ndes. Quest'ultimo, come prevedibile, è
rimasto a secco a tre curve dall'arrivo
dicendo addio ai sogni di gloria.
Moffat e Douglas
