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MOSTERT
A MONTAGNA
Il giovane della Ford, ben
coadiuvato dall'esperto Morris,
si è aggiudicato una delle
edizioni più intense della
Bathurst 1000. A servirgli la
vittoria su un piatto d'argento
un Whincup rimasto a secco
a pochi metri dal traguardo
Silvano Taormina
Una corsa che può valere una stagione. Questa è la
Bathurst 1000. Lo sa bene Chaz Mostert che, alla
sua prima apparizione con i colori ufficiali della
Ford tra le colline di Mount Panorama, ha messo
il primo, importante, sigillo nella sua pur breve
carriera imponendosi nella corsa più importanti
dell'anno. Risultato avvalorato ancor di più dalle
dinamiche che hanno animato la competizione,
spezzettata per ben dieci volte dalla safety-car e da
una bandiera rossa. E poco importa se è partito
dall'ultima fila, dopo la pessime qualifiche del
venerdì. Mostert ci ha sempre creduto nonostante
un piccolo errore che, dopo circa un’ora, lo ha por-
tato a baciare il muro alla Dipper. La chicca finale
è arrivata all'ultimo passaggio, quando alla Elbow
ha passato il pentacampione Whincup rimasto a
secco dopo la pressione subita negli ultimi sette giri
dal pupillo di casa Ford. A fare da spalla a Mostert
l'esperto Paul Morris, al suo terzo successo alla
Bathurst 1000 dopo vent'anni di digiuno.
1...,67,68,69,70,71,72,73,74,75,76 78,79,80,81,82,83,84,85,86,87,...96
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