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WTCC
GARE A SHANGHAI
Dario Sala
Photo 4
“Shanghai Surprise” era una canzone di
qualche tempo fa. Un titolo che si adatta
perfettamente al secondo fine settimana
cinese che ha vissuto il WTCC. Su un cir-
cuito finalmente in linea con le aspettative,
le ambizioni e le esigenze di un mondiale,
si sono vissute situazioni emozionanti che
hanno accesso questo finale di stagione. Il
cuore non lo vorrebbe, ma è doveroso par-
tire dalla Citroen. In una città considerata
un posto fondamentale per le strategie del
suo mercato, la Casa francese ha vinto
matematicamente il titolo costruttori. Un
trionfo festeggiato e sottolineato come mai
si era visto fare nel WTCC, reso ancora più
dolce dal poker realizzato in gara uno. Nel
frangente, la “marque du double chevron”
ha mostrato tutto il potenziale delle C-Ely-
sée che non hanno praticamente avuto
avversari. Alla fine della corsa, la squadra
diretta da Yves Matton ha giustamente
esposto uno striscione su cui era scritto:
“un anno per imparare a vincere”, dove la
parola “imparare” era stata volutamente
cancellata. E' vero. Dalle polverose prove
speciali dei rally alla vittoria del mondiale
in circuito è passato solamente un anno.
Inutile stare a cercare scuse sul budget o
sulla politica. I francesi sono stati bravi ad
utilizzare al meglio i tantissimi soldi che
avevano a disposizione e altrettanto abili a
spingere la federazione ad adottare un
regolamento che li trovava già pronti. A
detta di molti l'asticella è stata alzata di
parecchio ed ora toccherà agli altri provare
a superarla.
LOPEZ VEDE IL TITOLO
LOEB FA IL “PIERINO”
Con la vittoria in gara uno, il terzo posto in
gara due e il ritiro nella seconda frazione di
Yvan Muller, José Maria Lopez ha visto
aumentare il suo vantaggio in classifica
generale a 93 punti. Ne restano solo 110 a
disposizione e l’argentino è davvero vicino
a realizzare il suo sogno. Anche in Cina è
stato praticamente perfetto capitalizzando
al massimo il risultato. Dapprima la pole
position figlia di un giro impeccabile e poi
una vittoria che a molti è sembrata facile,
ma che di fatto non lo è stata. Il suo com-
pagno Ma Qing Hua, sulla pista di casa, ha
tirato fuori gli artigli mostrando una velo-
cità sorprendente, tanto che in gara non ha
mai realmente lasciato scappare Lopez,
almeno fino a che le gomme hanno tenuto.
“Pechito” dal canto suo ha dovuto giocare
Muller ha perso ulteriore contatto da Lopez
Notevole la prestazione
di Bennani in gara 2