Poker
doppio
Quarto titolo per Dixon a Sonoma, nel
ricordo di Wilson. Ma qual è stato
effettivamente il peso dei doppi punti in
palio tra la gran prova del team Ganassi e
quella da dimenticare degli uomini Penske?
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Marco Cortesi
Dixon vince il suo quarto titolo in carriera grazie al doppio punteggio.
Juan Pablo Montoya è infuriato e i "puristi" dell'IndyCar insorgono.
In realtà, viene da chiedersi quanto sia corretto mettere in secondo
piano la qualità assoluta mostrata dal trentaquattrenne neozelandese
e la catastrofica apparizione del team Penske a Sonoma. Si tratta di
una rarità, nelle corse d'oggi, quella di vedere team e piloti costretti
a nulla di meno della perfezione. E i punti in palio sulla pista califor-
niana hanno fatto esattamente questo. Make it or break it. Per Mon-
toya, i presupposti c'erano tutti, ma forse non era destino. Prima, un
pit-stop non particolarmente felice ha fatto da contraltare a quello
che ha messo Dixon al vertice del gruppo di riferimento. Poi, il pata-
trac ha visto il colombiano costretto ad una sosta in più da un incre-
dibile contatto col compagno Will Power. Un'incomprensione fatale
con Power che, rallentato dalla vettura che lo precedeva, ha lasciato
spalancato un portone del quale Montoya ha approfittato senza com-
plimenti. Peccato che l'ex campione avesse in realtà intenzione di ta-
gliare in uscita: far spazio? Non esiste.