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Marco Cortesi
Per uno che arriva da fuori, il mondo del FIA Formula 3 European
Championship sembra un po’ un’astronave, lontana dai gusti dell’ap-
passionato medio. Un campionato di alto livello, indiscutibilmente, ma
con poco appeal per chi non è un super-esperto o un addetto ai lavori.
Insomma, una serie improntata solo ed esclusivamente a produrre pi-
loti per le categorie superiori e senza particolare personalità. Un po’
come in una catena di montaggio. E’ sicuramente vero che la compo-
nente puramente tecnica ha il sopravvento, e che la ricerca della per-
formance ha un po’ eroso il lato di divertimento puro. Certo, non è che
la compartimentalizzazione aiuti molto. Quando, per l’esordio di Sil-
verstone insieme al Mondiale Endurance, il paddock è differente da
quello della serie mondiale, lontano anni luce dalla scena, non si pos-
sono pretendere grandi numeri in termini di visitatori. E vista la pres-
sione che c’è nella ricerca della prestazione, probabilmente alle
squadre più concentrazione non ha dato nemmeno fastidio. Come con-
ciliare le varie necessità?
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