45
prestazioni compatibili a WTCC e WRC - che però al momento
non utilizzano un motore strettamente derivato dalla serie, e
quindi servirebbero modifiche al regolamento - con un opzione
WRX, ovvero in gare cortissime ma spettacolari. Per quanto ri-
guarda i prototipi trascurando le CN, che sono in forte calo
perché le vetture sono datate e i motori non garantiscono pre-
stazioni adeguate, può essere la base per l'LMP3 o per cam-
pionati monomarca e trofei che ricerchino buone prestazioni e
bassi costi. Passando alle ruote scoperte, potenzialmente può
servire tutte le categorie propedeutiche prima di F.3, F.2 e F.1,
compresa la F.3 regional o light che dir si voglia».
Un’operazione interessante
anche per il marketing
di un marchio globale
È possibile immaginare in futuro un global engine così ver-
satile da essere utilizzato sia in F.1 sia nel WRC sia a Le Mans?
«Si dovrebbe cambiare progetto a monte, perché servono pre-
stazioni decisamente più elevate, quindi caratteristiche mec-
caniche e strutturali ben differenti. Se al 1750 turbo che stiamo
utilizzando si cambia elettronica e turbina, e lo si spinge oltre
in termini di prestazioni, naturalmente si hanno problemi con
tutta la componentistica non progettata per reggere tali po-
tenze. Per le potenze che servono in Formula 1 o nella LMP1,
occorre rivedere la componentistica, usare ad esempio pistoni
stampati invece che fusi, bielle in titanio invece che in acciaio.
Ma sarebbe un’operazione di marketing interessante, perché
si potrebbe dire che la Giulietta stradale monta, come base, lo
stesso motore che fa vincere una LMP1 a Le Mans».
Propulsori elettrici
ancora lontani
da un utilizzo intensivo
Il futuro saranno i motori elettrici? E fra quanto?
«Non è un traguardo vicinissimo. Io mi aspetto di andare in
pensione con i motori a combustione ancora percentualmente
dominanti nel mondo delle corse. Per quanto riguarda i motori
elettrici ci sono problemi da risolvere: la durata della batterie,
ad esempio, ma anche in prospettiva quello dello smaltimento
delle batterie stesse. Perché è vero che il petrolio inquina, ma
anche le batterie sono potenzialmente inquinanti. Poi il rumore,
il rombo del motore è parte dell'idea stessa delle corse.
Quando in Autotecnica testiamo in sala prova un 12 cilindri, ac-
corrono le persone dai capannoni vicini per sentirlo “cantare”...
È un fascino ancora vivo. Lo dico un po' da da titolare d'im-
presa ma sopratutto da appassionato».