31 Ago [23:13]
Rossi verso il titolo
Stoner e Ducati disarmati
Vince Valentino Rossi e conquista la sesta vittoria stagionale che rafforza la sua leadership di campionato dopo una gara non entusiasmante, ma molto importante ai fini della classifica. Dopo aver conquistato ad inizio stagione a Shanghai, Le Mans e Mugello, altra tripletta dopo questa coronatasi domenica 31 agosto con Laguna Seca, Brno e Misano, Rossi aveva assistito alla fuga di Dani Pedrosa con la vittoria di Barcellona, terminata con il ritiro dello spagnolo al Sachsenring. Poi al balzo in avanti di Stoner che infilò ben tre successi consecutivi in Germania, approfittando della caduta di Pedrosa, Donington e Assen, dove ha anche conquistato le pole position, che ammontano ora a ben sette consecutive.
Dopo Misano, Rossi ha un totale di 262 punti, con un vantaggio di 75 lunghezze su Stoner, il quale a sua volta vede Dani Pedrosa tornare aggressivo a soli due punti di distacco (185 contro 187). Vince Rossi sull’ultima pista su cui ancora non aveva messo il proprio sigillo, e dopo aver sfatato Laguna Seca a luglio, è toccato al Santamonica ad agosto.
Vince Rossi, ma cade Stoner. Dopo la scivolata di Laguna Seca e Brno anche l’asfalto del GP di San Marino vede la Ducati numero 1 grattarne la superficie. Capitomboli di per sé simili nella dinamica, perché Stoner non è riuscito a concludere la gara nella posizione che certamente gli competeva, ma diverse nella motivazione; a Laguna Seca, Stoner era stato ‘disturbato’ per tutta la gara da Rossi che aveva osato un sorpasso all’esterno portando i due al contatto, e vedeva però l’australiano in piena rimonta sbagliare ad otto tornate dalla fine l’ingresso dell’ultima curva della pista americana e scivolare in sabbia, poi ripartendo conquistando i 20 punti della piazza d’onore.
A Brno, il campione del mondo è caduto quando era in testa con un discreto margine di vantaggio su Rossi al settimo di ventidue giri perché la pedana della sua Ducati, in una curva a destra, ha toccato il cordolo ed è scivolato verso l’esterno della piega rovinando la moto e non riuscendo a ripartire, guardando i suoi avversari guadagnargli punti e posizioni. Questa caduta nella tredicesima prova del mondiale 2008 in occasione del GP di San Marino è forse quella più normale: scivolato all’ottavo passaggio perdendo l’anteriore, va data una grande attenuante a Stoner in quanto per tutto il week-end ha gareggiato con una mano atrofizzata dal dolore a causa di una vecchia frattura ripresentatasi a complicare il lavoro dell’australiano.
Nonostante questo ha conquistato il miglior tempo in tutte le prove libere, e una qualifica stratosferica. Quindi, più che per una pressione psicologica da parte di Rossi, si tratta di un problema di difficoltà personale, come confermano in casa Ducati, con Stoner che deve ritrovare la giusta concentrazione per tornare il campione che ha dimostrato di essere.
Gradito ritorno sul podio per Jorge Lorenzo. Dopo ben quattro mesi, tra problemi personali e mancata competitività delle gomme, il pilota di Majorca torna a leccare il suo Chupa Chups in parco chiuso e sul podio, una presenza che mancava, e che serve a Lorenzo per riprendere fiducia in sé stesso e tornare a lottare sempre per la vittoria come nelle prime gare. Tra l’altro il suo ritmo gara non è mai stato di molto inferiore a quello di Rossi, a dimostrazione che le Michelin non solo sono tornate competitive come conferma Pedrosa quarto.
Se Pedrosa può gioire e far gioire il suo box, d’altra parte si piange in casa Hrc per un Nicky Hayden che dopo non aver disputato la gara Brno non si è presentato nemmeno alla corsa di Misano, creando parecchio malumore viste anche le sempre più insistenti voci che vogliono il campione del mondo 2006 in partenza per il 2009 verso il box Ducati. Al posto di Hayden in Hrc arriverebbe Andrea Dovizioso, bravissimo in questa occasione, giunto ottavo al traguardo con delle Michelin che hanno accusato un po’ il degrado sul finale di gara, ma sempre in quinta posizione in campionato, con 118 lunghezze. Quest’anno si è ritirato solo in Portogallo quando stava lottando per il podio con Lorenzo, Pedrosa e Rossi.
Doppietta Yamaha, che non si verificava da Le Mans dove furono ben tre le moto nipponiche sul podio con Colin Edwards terzo, ma Toni Elias conquista il suo secondo podio consecutivo dopo la piazza d’onore artigliata a Brno, a dimostrazione che la Ducati ha fatto un’ottima modifica alla propria Desmodedici che facilita anche i clienti come l’Alice Team e Marco Melandri che ha concluso la gara in nona posizione.
Ha agguantato, con la terza Yamaha, la sesta posizione James Toseland, che in una pista che lui conosce dove ha corso con la Superbike dimostra tutto il suo talento, ma paga l’inesperienza in tracciati nuovi, prendendo un distacco non veritiero dagli altri piloti, primo tra tutti il compagno di squadra Edwards, mai competitivo e sempre in lotta per le posizioni di rincalzo.
Si parla tanto anche dell’ingresso dal prossimo anno della monogomma, dopo che anche Dani Pedrosa ha annunciato che monterà dalla prossima gara di Indianapolis gli pneumatici Bridgestone. I dettagli di questa collaborazione verranno resi noti nei prossimi giorni, quando lo spagnolo potrebbe montare queste gomme già nei test di questa settimana. Uno sguardo veloce anche ai numeri: con la vittoria di Misano, Rossi raggiunge quota 68 successi, eguagliando quelli di Giacomo Agostini. Record assoluto invece per Loris Capirossi, che dopo aver raggiunto Alex Barros a Brno disputando 276 gare nel Motomondiale, a Misano raggiunge quota 277, alla ricerca già da Indianapolis del podio numero 100.
Antonio Caruccio
Nella foto, Valentino Rossi che supera Casey Stoner