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3 Mag [12:34]

Al Taro è Luca Rossetti
il primo vincitore IRCup 2016

La prima vittoria stagionale nella serie Irc porta il segno di Luca Rossetti, della navigatrice Eleonora Mori e della Skoda Fabia R5 della Dp Autosport. Al termine di due giorni di gara e di prove speciali già di per sé impegnative e rese, come spesso accade, ancor più difficili dai capricci del meteo, Rossetti ha preceduto di soli tre secondi il giovane Alessandro Re, con Giacomo Ciucci a leggere le note, e la Citroen Ds3 Wrc della D-Max Racing. Veloce, aggressiva e senza errori, la gara di Re “Junior” non è stata premiata dalla vittoria, ma i complimenti pubblici e l’abbraccio di Luca Rossetti hanno lenito un po’ il dispiacere per l’impresa sfiorata. Rossetti, lo ricordiamo, è un campione dal palmares nobile, con titoli Europei e Tricolori in bacheca  e trascorsi da pilota ufficiale. Un fuoriclasse che ha deciso di calcare la scena Irc Pirelli sulla scia di illustri predecessori e campioni della serie, quali Franco Cunico e “Pucci” Grossi.

Manuel Sossella, con Falzone a fianco, atteso al rientro nella serie Irc, dove ha in carniere ben tre titoli, ha vissuto un  week-end a fasi alterne, al debutto con la Hyundai i20 Wrc del team Hmi, cercando di cucirsi addosso la vettura. Il terzo posto finale è utile in chiave campionato, dove il suo team-mate Corrado Fontana, cinque volte campione Irc, marca invece zero punti gara. Con la Hyundai i20 Wrc, e Arena alle note, ha vinto la prima speciale, per incappare subito dopo in un fatale capottamento. Per lui la scalata al sesto titolo inizia in salita.

Il quarto posto finale non soddisfa appieno Rudy Michelini, con il fido Michele Perna a fianco. La sua Citroen Ds3 R5 Procar non gli ha permesso di essere competitivo come si aspettava, prima per un assetto troppo morbido e, fin dal via, per un motore che non sentiva così performante.
In un rally del Taro dove, un po’ a sorpresa, le prestazioni delle vetture R5 sono state pari e superiori alle più performanti World Rally Car, al quinto e sesto posto finale troviamo Roberto Cresci e Elwis Chentre.
Roberto Cresci, già protagonista di vertice, anche se parziale, in molti appuntamenti Irc del passato, era al debutto con la Ford Fiesta Wrc Delta Rally e il fido Ciabatti alle note. Ha preso gradatamente confidenza con la vettura, con il desiderio di vedere comunque l’arrivo di una gara, dopo tanti ritiri sfortunati.

Rocambolesco il Taro di Elwis Chentre, altro campione di razza che affronta l’Irc  2016, con Florean a fianco. Danneggiata la Ford Fiesta Wrc A-Style nei test pre-gara, con l’impegno del team e l’aiuto di Alessandro Gino, l’aostano è riuscito a prendere il via con la Mini Countryman Wrc, che ha conosciuto in pratica in gara, riuscendo a chiudere in posizione onorevole.
Da segnalare il decimo assoluto del locale Fabio Federici, con Bardini, che ha scalato la classifica con una pur datata ma sempre efficace Peugeot 306 Maxi.

Sofferti i debutti con le nuove vetture, pur coronati da piazzamenti nei dieci e buoni punti campionato, per Giuseppe Freguglia, con Vozzo, settimo con la Ford Fiesta R5 Erreffe, con la quale ha preso piano piano confidenza, per Andrea Dal Ponte, con Milena Danese alle note, ottavo ma afflitto da problemi alla Ford Fiesta Wrc A-Style, per Luca Ambrosoli, con Viviani e la Ford Fiesta R5 GCar, nono alla fine nonostante alcune scelte di gomme totalmente azzardate, per Riccardo Gatti, con Brega, e la Ford Fiesta R5 Balbosca, undicesimo assoluto anche per il tempo perso per una foratura iniziale.

Lungo l’elenco dei ritirati di lusso. Simone Miele, con Grimaldi e la Ford Fiesta Wrc Dream One, è incappato in una “toccata” a tre prove dalla fine, quando stava attaccando per il quarto posto, stessa sorte toccata a Alessandro Gino, con Ravera, un po’ in difficoltà al debutto con la sua Ford Fiesta Wrc. Problemi di set up alla vettura hanno chiuso, a circa metà rally, la gara dell’atteso Felice Re, con Mara Bariani, e la Ford Fiesta R5 D-Max, mentre poche curve è durata la gara di Tonino Di Cosimo, con Francescucci, e la Skoda Fabia R5 Errepi Motorsport. Gabriele Cogni, con Pollicino alle note, era invece buon quattordicesimo assoluto al debutto con la Peugeot 208 R5, al momento della decisione di abbandonare e rientrare a Piacenza, quando ha saputo della tragica scomparsa di un caro amico.