26 Mag [17:32]
Elba - Finale
Andreucci implacabile
Marco Minghetti
La mamma dei cretini è sempre incinta, e qualche illustre esponente ben sistemato davanti ad uno schermo di un computer non fa niente per dissimulare. E così, se davvero qualcuno può pensare che le forature di alcuni possano dipendere dalla longa manu di qualche malintenzionato, mostra che il livello dei tifosi nostrani rimane ben al di sotto del livello di guardia.
La realtà dei fatti, anche se per qualcuno pare difficile da accettare, è che Paolo Andreucci e l’inseparabile Anna Andreussi hanno fatto razzia anche del quarto appuntamento stagionale dell’italiano rally, mettendo ben più che una seria ipoteca sul titolo tricolore, che da qui in avanti il toscano potrà gestire dall’alto della sua bravura. Da tenere a bada ci sarà il veronese Scandola sempre più secondo in campionato, dopo il secondo gradino del podio a Portoferraio.
Del resto anche sulle belle, ma difficili, strade dell’Elba, il pilota della Peugeot non ha voluto strafare, finendo per raccogliere il preziosissimo bottino. Con un asfalto mai uniforme come quello dell’isola dell’arcipelago toscano, del resto, è facilissimo commettere un errore, soprattutto per chi è costretto a tentare l’assalto all’arma bianca, per recuperare una classifica deficitaria.
E così, è inutile tentare pericolose esegesi. Velocissimi pronti via, sia Simone Campedelli sia Andrea Crugnola hanno tentato di giocarsi le fiche a disposizione, perdendole, tutte o in parte, per via di forature sempre possibili quando si va al massimo. Le parole del vincitore garfagnino, del resto, si sono rivelate profetiche: ”Non siamo andato fortissimo, perché queste sono prove a rischio foratura…”.
Ma se per il romagnolo del team Orange, è arrivato un altro zero in classifica, per il varesino c’è stato il tempo per recuperare il tempo perso, e con uno scratch strepitoso sulla prova finale Due Mari si è ripreso di forza il terzo gradino del podio. Sui 22,35 km che da Marciana portano alle porte di Sant’Ilario in Campo, con la difficile discesa dal Monte Perone, Il varesino ha fermato le lancette sull’ottimo 14’37”8 e, complice anche la foratura di Scattolon, il salto in classifica è stata cosa più semplice per i punti importantissimi in ottica campionato CIR Asfalto.
Serrati e senza esclusioni di colpi sono stati anche i duelli per le affermazioni nei vari campionati di supporto. Il due ruote motrici ha vissuto sul dualismo tra i trofeisti Renault Riccardo Canzian, in coppia con Andrea Prizzon, e Ivan Ferrarotti, navigato da Giovanni Agnese. Entrambi ai comandi di una Clio R3T, hanno risolto la sfida soltanto al termine dell’ultima speciale, con il più esperto Ferrarotti a beffare di un’inezia il più giovane Canzian. Più attardato il giovanissimo Cristhoper Lucchesi, comunque primattore tra le Abarth 124 Rally RGT insieme al navigatore Marco Pollicino.
Il Campionato Italiano R1 ha visto imporsi Giorgio Cogni, in coppia con Zanni, leader anche del trofeo Suzuki con la Swift R1B. La piazza d’onore se l’è aggiudicata Andrea Scalzotto, affiancato da Cazzador, su un’altra Suzuki Swift R1B, che ha preceduto il leader del trofeo Renault Twingo R1A Alberto Paris, navigato dalla Benellini. Quarto posto per Fabio Poggio, che assieme alla Cavallotto si è però aggiudicato la contesa tra le Suzuki Swift RSTB1.0 del monomarca.
La classifica assoluta
1. Andreucci-Andreussi (Peugeot 208 T16 R5) - 1.40’49”1
2. Scandola-D’Amore (Skoda Fabia R5) a 30”2
3. Crugnola-Fappani (Ford Fiesta R5) a 54”8
4. Michelini-Perna (Skoda Fabia R5) a 1’27”3
5. Testa-Bizzocchi (Ford Fiesta R5) a 2’28”9
6. Scattolon-Zanini (Skoda Fabia R5) a 2’39”1
7. Bettini-Acri (Ford Fiesta R5) a 3’21”2
8. Panzani-Pinelli (Ford Fiesta R5) a 3’31”1
9. Dalmazzini-Ciucci (Ford Fiesta R5) a 3’45”7
10. Pollara-Princiotto (Peugeot 208 T16 R5) a 3’48”1
Le classifiche di campionato
CIR ASSOLUTO: 1.Andreucci 57 punti; 2.Scandola 32; 3.Crugnola 27; 4.Campedelli 22.
CIR ASFALTO: Crugnola 40; Michelini 30; Panzani 29; Scattolon 26.
CIR COSTRUTTORI: Peugeot 59; Ford 57; Skoda 46.
CIR DUE RUOTE MOTRICI: Ferrarotti 47,5; Canzian 39; Lucchesi 32,5; Rosso 30.