15 Giu [13:04]
Prealpi Orobiche
Bollicine per Perico
La tensione accumulata in un finale segnato in profondità dalla pioggia si stempera nella sera, quando alle gocce d'acqua che il cielo manda giù si mischiano quelle che escono dalla bottiglia maneggiata da Alessandro Perico. Voleva vincere, il bergamasco. Per riscattare un avvio di stagione nel quale aveva raccolto solo delusioni e per ribadire la sua superiorità nei confronti degli altri enfants du pays. L'ha fatto alla grande, sfruttando la prima speciale vera per annullare lo svantaggio accumulato nella kermesse che aveva aperto le danze e le sette successive per fare il vuoto. Per mettere insieme un vantaggio sufficiente ad affrontare gli ultimi due tratti con una certa cautela.
“E' stata dura”, annuncia a bocce ferme. “Soprattutto – chiarisce – nel finale quando il tempo è tornato al brutto e sbagliare era davvero facile”. Attento a non rovinarsi la festa, ha lasciato ad altri spiccioli di gloria. A Felice Re che ha firmato il penultimo impegno e a Riccardo Gatti che s'è aggiudicato l'ultimo. “Merito – dice – di Terenzio Testoni che al solito ha messo a disposizione di tutti noi la sua enorme esperienza dandoci i consigli giusti per scegliere gli pneumatici più adatti alle varie situazioni: è un grande e questa vittoria la dedico a lui”. Reso onore all'infaticabile responsabile della Pirelli, il vincitore si toglie un sassolino dalle scarpe: “Ci si chiede spesso se le vuerrecì 1600 possono vincere il confronto con le 2000 e oggi credo di aver dimostrato che sì, possono farlo”. Aggiunge: “Naturalmente a condizione di guidarle in un certo modo”.
Accanto a lui, Happy King, bravo a chiudere con la DS3 Wrc alle spalle della Fiesta, conferma. Poi spiega come e perché ha dovuto cambiare strategia in corsa, rinunciando anche a provare a mettere il sale sulla coda al dominatore di giornata: “Mi spiace per lui, ma uscendo subito di scena, Corrado Fontana ci ha servito su un piatto d'argento l'occasione di un rilancio nell'International Rally Cup e sarebbe stato folle sprecarla”. E' proprio... Felice, Re. Per il risultato conseguito, ma soprattutto per il terzo posto conquistato da suo figlio Alessandro con la DS3 in versione Regional: “Sono orgoglioso di lui e devo ammettere che sta mostrando una maturità che io alla sua età non avevo: lui va forte e non fa danni...”. Già, non ne fa. Cresce gradualmente, costantemente, il Principino. E a vederlo sul podio orobico vien da chiedersi come mai i famosi esperti ai quali la federazione italiana aveva affidato il compito di selezionare i ragazzi più promettenti del panorama italiano non hanno ritenuto giusto inserirlo fra gli osservati speciali. Risponda chi può...