4 Ott [19:37]
Rally Fafe Montelongo
Lukyanuk all'ultimo respiro
Jacopo Rubino
Seconda vittoria stagionale nel FIA ERC per Alexey Lukyanuk: dopo quella nel round di apertura, al Rally di Roma Capitale, ecco il bis nell'inedito Rally Fafe Montelongo. L'evento portoghese è stato inserito in calendario per sopperire alla cancellazione della gara delle Azzorre, sempre dovuta alla pandemia COVID-19, e a dispetto dei pochi iscritti avuto un epilogo vietato ai deboli di cuore: Lukyanuk ha svettato in 10 prove speciali con la sua Citroen C3 R5, ma dopo un sabato in relativo controllo ha dovuto stringere i denti nel tratto cronometrato conclusivo.
Dopo aver già ceduto un po' di terreno a causa di qualche scelta di assetto e di gomme non ideale, il russo del team Sainteloc è stato protagonista di un testacoda nella penultima PS, la 17, e ha visto quasi azzerrato il precedente vantaggio. Lukyanuk ha così cominciato la PS18 con un margine di soli 3"8 su Yoann Bonato e di 4"7 Ivan Ares: il francese, iscritto a questo evento come wild-card e quindi "trasparente" per l'Europeo, ha superato lo spagnolo giusto in PS17, ma Ares è stato la grande sorpresa sapendo interpretare bene le condizioni sempre mutevoli.
La volata conclusiva della "Guilhofrei 3", sotto un forte pioggia, ha quindi prodotto un risultato incredibile: Lukyanuk e Ares autori dello stesso identico tempo (6'46"5), Bonato distante appena otto decimi, ma capace di mantenere la piazza d'onore assoluta per un 1/10, con il campione 2018 vincitore in volata e in grado di allungare nella generale su Oliver Solberg.
Non è stato infatti un rally fortunato per il baby fenomeno norvegese, che aveva trionfato in Lettonia: il figlio di Petter venerdì ha sbattuto nello shakedown, danneggiando seriamente la sua Volkswagen Polo R5. È stato necessario un mega-lavoro notturno della squadra di famiglia per ripristinare la macchina, ma un problema al motore in PS8 ha nuovamente spento i sogni di gloria. Solberg junior in quel momento era terzo provvisorio. Una macchia d'olio è costata invece carissima a Craig Breen, con la sua Hyundai i20 R5 rimasta senza la ruota posteriore sinistra per un urto contro la barriera a bordo strada: peccato, perché l'irlandese in PS4 aveva regalato il primo successo in una speciale dell'ERC al suo team MRF.
Buon quarto posto per il lussemburghese Gregoire Munster (Hyundai i20 R5), seguito dal polacco Milko Marczyk e dall'ungherese Norbert Herczig. In ERC3 vittoria dello spagnolo Josep Bassas (Peugeot 208 Rally4), che ha avuto la meglio sull'estone Ken Torn e sul driver di casa Pedro Almeida. In ERC2 successo di Tibor Erdi (Mitsubishi Lancer Evo X), mentre nella sfida fra italiani nell'Abarth Rally Cup ha prevalso Andrea Mabellini.
La classifica finale assoluta (top 10)
1 - Lukyanuk/Eremeev (Citroen C3 R5) - 1'45'52"5
2 - Bonato/Boulloud (Citroen C3 R5) - 4"6
3 - Ares/Vazquez (Hyundai i20 R5) - 4"7
4 - Munster/Louka (Hyundai i20 R5) - 1'06"1
5 - Marczyk/Gospodarczyk (Skoda Fabia Rally2 Evo) - 1'43"9
6 - Herczig/Ferencz (Volkswagen Polo GTI R5) - 1'53"4
7 - Cais/Zakova (Ford Fiesta R5) - 2'00"2
8 - Dinkel/Wenzel (Skoda Fabia Rally2 Evo) - 2'05"8
9 - Devine/Fulton (Hyundai i20 R5) - 3'02"8
10 - Pernía/Gonzalez (Hyundai i20 R5) - 3'54"2