8 Nov [19:13]
Rally d'Ungheria
Mikkelsen vince d'autorità
Jacopo Rubino
Nel 2011 e nel 2012 è stato campione del vecchio IRC, serie antesignana dell'attuale Europeo Rally. Si può parlare quindi di ritorno in grande stile per Andreas Mikkelsen, vincitore del Rally d'Ungheria: da wild-card il norvegese ha riassaporato il gradino più alto del podio dopo l'impegno da tester Pirelli degli ultimi mesi, di nuovo navigato dal connazionale Ola Floene. Sulle strade magiare per Mikkelsen è filato quasi tutto liscio, con la Skoda Fabia Rally2 Evo del team Topp-Cars, siglando 7 successi su 16 in prova speciale e viaggiando in gestione nel finale. "La strategia era essere puliti e non prendere rischi. Siamo stati veloci e ci siamo divertiti", ha commentato soddisfatto il nordico, già stella del Mondiale.
Nella giornata di sabato alle sue calcagna c'era Alexey Lukyanuk, staccato di soli 5", ma il russo si è visto comminare 5 minuti di penalità per l'anticipo con cui si è presentato al controllo orario della PS6. Il campione 2018, a caccia del secondo titolo ERC, ha dovuto così rimboccarsi le maniche per scalare il gruppo e chiudere 14° assoluto. È stato però il migliore nella tappa di oggi, grazie anche a tre speciali vinte, e ha guadagnato 7 punti bonus molto utili per la graduatoria generale.
In Ungheria piazza d'onore è andata a Gregoire Munster, il migliore tra gli iscritti a tempo pieno all'Europeo, giunto a 1'32" dalla vetta con la sua Hyundai i20 R5. Il lussemburghese si è aggiudicato anche il successo in classe ERC1 Junior. A completare il podio Efren Llarena su Citroen C3 R5, che ha approfittato della foratura nella penultima PS del driver di casa Norbert Herczig, poi sesto. A un soffio dallo spagnolo Oliver Solberg e Niki Mayr-Melnhof, in una lotta molto intensa. Il figlio di Petter forse si è rivelato un po' meno incisivo con la Skoda Fabia, invece della Volkswagen Polo, ma è stato anche vittima di una foratura in PS7 e di un afflosciamento della posteriore sinistra in PS9. Lukyanuk potrebbe aver tirato un sospiro di sollievo.
Poteva chiudere secondo Craig Breen, con la Hyundai del team MRF Tyres, ma è andata male pure al nordirlandese: un problema tecnico in PS12 gli ha fatto alzare bandiera bianca.
Terzo centro stagionale di Tibor Erdi in ERC2, su Mitsubishi Lancer Evo X, davanti agli italiani Zelindo Melegari (Subaru Impreza) e Andrea Mabellini (Fiat 124). In ERC3 festeggia l'estone Ken Torn su Ford Fiesta Rally4, seguito da Josep Bassas e Raul Badiu. Grande sfortuna per Rachele Somaschini, costretta ad abbandonare quasi subito per un infortunio alla spalla patito venerdì nella Super Speciale di apertura. La milanese portava all'esordio nell'Europeo la Renault Clio RSR Rally5.
La classifica finale assoluta (top 10)
1 - Mikkelsen/Floene (Skoda Fabia Rally2 Evo) - 1'48'31"1
2 - Munster/Louka (Hyundai i20 R5) - 1'32"2
3 - Llarena/Fernandez (Citroen C3 R5) - 2'00"3
4 - Solberg/Johnston (Skoda Fabia Rally2 Evo) - 2'04"8
5 - Mayr-Melnhof/Welsersheimb (Ford Fiesta R5) - 2'08"2
6 - Herczig/Ferencz (Volkswagen Polo GTI R5) - 2'31"4
7 - Devine/Fulton (Hyundai i20 R5) - 2'50"3
8 - Griebel/Braun (Citroen C3 R5) - 3'12"4
9 - Cais/Zakova (Ford Fiesta R5) - 3'24"3
10 - Bonato/Boulloud (Citroen C3 R5) - 3'57"7
Il campionato
1.Lukyanuk 116 punti; 2.Solberg 89; 3.Munster 83; 4.Llarena 50; 5.Breen 47; 6.Herczig 36; 7.Cais 36; 8.Mikkelsen 35 ; 9.Marczyk 35; 10.Ares 33