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16 Mar [21:09]

Rally del Messico – Shakedown
Ex aequo tra Rovanperä e Lappi

Michele Montesano

Il Rally del Messico torna nel WRC dopo un’assenza di due anni. Il terzo appuntamento del Mondiale Rally sarà anche il primo su sterrato della stagione 2023. Lasciati alle spalle l’inverno del Montecarlo e le nevi della Svezia, gli equipaggi saranno chiamati ad affrontare il caldo torrido del Messico. Anche le vetture verranno messe a dura prova con una gara lunga e difficile, da affrontare in altitudine e su strade veloci quanto impervie. Le speciali, ricavate sugli altipiani della Sierra de Lobos e Sierra di Guanajuato, saranno sabbiose e ricche di rocce.

L’ultima edizione, targata 2020, si svolse in un clima surreale a causa dell’epidemia di Covid 19 che serpeggiava in Asia ed Europa. Proprio per consentire a tutti gli addetti ai lavori il ritorno alle proprie case, si decise di terminare la gara il sabato sera eliminando così l’ultima tappa. Ad apporre la firma fu Sebastien Ogier che quest’anno torna in Messico per tentare di conquistare il record della settima vittoria. Il francese, che nel 2008 debuttò nel WRC proprio sulle strade messicane, potrà sfruttare l’ordine di partenza del venerdì per tentare il colpaccio. Restando sempre nel box Toyota, occhi puntati su Kalle Rovanperä che finora non è ancora riuscito a conquistare la sua prima vittoria da campione del mondo in carica.



Reduce dal successo in Svezia, Ott Tänak (nella foto sopra) è il leader del campionato. L’alfiere Ford M-Sport, al suo primo rally sterrato al volante della Puma Rally1, sarà costretto a ‘spazzare’ le Prove Speciali della prima giornata. Sabbia e ghiaia non faciliteranno il compito dell’estone, il quale cercherà di mettere a frutto i test effettuati le scorse settimane sugli sterrati spagnoli. Da sempre a suo agio sulle strade bianche, Pierre-Louis Loubet rivestirà il ruolo di outsider cercando di aiutare anche il suo caposquadra.

Hyundai affronterà il Messico con il tridente composto da Thierry Neuville, Esapekka Lappi e Dani Sordo. L’ordine di partenza del venerdì favorirà sicuramente i piloti del team di Alzenau, in particolare Neuville che, scattando per terzo, troverà strade pulite e non eccessivamente rovinate per via dei troppi passaggi. Per l’occasione è stato richiamato a servizio anche Julien Moncet che affiancherà il Team Principal Cyril Abiteboul nell’affrontare la gestione di un rally così complicato.

Ex aequo fra Rovanperä e Lappi al termine dello Shakedown di Llano Grande. Sia il campione del mondo in carica che il pilota della Hyundai hanno percorso i 5,52 km della prova con un crono di 3’44”4. Tra i due Flying Finn è stato Rovanperä il primo a siglare il riferimento, nel suo terzo e ultimo tentativo, mentre a Lappi (nella foto sotto) è servito un ulteriore passaggio per raggiungere il connazionale. A chiudere il podio Ogier (nella foto sotto) staccato di soli tre decimi dai finlandesi. Brividi per l’otto volte iridato WRC quando, nel suo primo tentativo, ha sfiorato un muretto.



Dopo aver siglato il miglior crono nel suo primo passaggio, Sordo è poi scivolato in quarta posizione non riuscendo a tenere il passo degli avversari. In difficoltà di assetto, Elfyn Evans ha chiuso al quinto posto a due secondi da Rovanperä. Sesto Neuville che ha preceduto il leader di campionato Tänak. Al loro esordio in Messico, Loubet e Takamoto Katsuta hanno chiuso rispettivamente ottavo e nono. Gus Greensmith, decimo assoluto, è stato il più veloce fra le WRC2. All’alfiere della Skoda è bastato un solo tentativo per chiudere davanti a Oliver Solberg e Adrien Fourmaux.

C’è molta curiosità nel vedere come si comporteranno le Rally1 ibride nelle speciali del Messico. L’altitudine ridurrà fino al 20% le performance dei propulsori endotermici, ricordiamo che mediamente si correrà a 2000 metri sul livello del mare, toccherà quindi ai motori elettrici compensare la perdita di potenza. Le alte temperature, l’aria rarefatta e il fondo accidentato saranno un vero e proprio banco di prova per le vetture.



La diciannovesima edizione del Rally del Messico non si discosterà molto dall’ultima edizione del 2020, con un totale di 315,69 km cronometrati suddivisi in 23 Prove Speciali. La sfida partirà con i due passaggi della prova spettacolo di Guanajuato che si snoderà attraverso le stradine della città Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO. Venerdì si inizierà a fare sul serio con una tappa di 123,6 km cronometrati aperta dalla famosa PS di El Chocolate, seguita dalle speciali di Ortega e Las Minas. Dopo il parco assistenza, le tre prove verranno ripetute con l’aggiunta delle due super speciali di Las Dunas e Distrito Leòn.

Con i suoi 128,32 km cronometrati, la tappa del sabato sarà la più lunga del Rally del Messico. Le PS di Ibarilla, El Mosquito, Derramadero e Las Dunas verranno affrontate due volte, per poi concludere lo spettacolo nella speciale notturna di Rock & Rally. Infine la giornata conclusiva della domenica vedrà gli equipaggi sfidarsi sugli ultimi 61,53 km. Partendo dall’ultimo passaggio di Las Dunas, si affronterà la Otares (che con i suoi 35,63 km è la PS più lunga del Rally), proseguendo con la speciale di San Diego. I giochi si concluderanno con la Power Stage di El Brinco. Considerate le alte temperature e la superficie sabbiosa inframezzata da rocce, Pirelli ha confermato le Scorpion Hard quale scelta prioritaria, mentre la mescola Soft rivestirà il ruolo di seconda opzione.

Giovedì 16 marzo 2023, shakedown (top 15)

1 - Rovanpera-Halttunen (Toyota GR Yaris Rally1) - Toyota - 3'44"4
2 - Lappi-Ferm (Hyundai i20N Rally1) - Hyundai - 3'44"4
3 - Ogier-Landais (Toyota GR Yaris Rally1) - Toyota - 3'44"7
4 - Sordo-Carrera (Hyundai i20N Rally1) - Hyundai - 3'45"8
5 - Evans-Martin (Toyota GR Yaris Rally1) - Toyota - 3'46"0
6 - Neuville-Wydaeghe (Hyundai i20N Rally1) - Hyundai - 3'47"3
7 - Tanak-Jarveoja (Ford Puma Rally1) - M Sport - 3'48"6
8 - Loubet-Gilsoul (Ford Puma Rally1) - M Sport - 3'49"5
9 - Katsuta-Johnston (Toyota GR Yaris Rally1) - Toyota - 3'50"5
10 - Greensmith-Andersson (Skoda Fabia WRC2) - Toksport - 3'58"4
11 - Solberg-Edmondson (Skoda Fabia WRC2) - Toksport - 3'58"5
12 - Fourmaux-Coria (Ford Fiesta WRC2) - M Sport - 4'00"3
13 - Gryazin-Aleksandrov (Skoda Fabia WRC2) - Toksport - 4'00"6
14 - Lindolm-Hamalainen (Skoda Fabia WRC2) - Toksport - 4'04"9
15 - Martinez-Alvarez (Skoda Fabia WRC2) - Martinez - 4'07"7