Michele Montesano
Con sole 4 Prove Speciali disputate, è decisamente troppo presto per capire i reali valori in campo del Rally di Svezia. La seconda prova stagionale del WRC, come da tradizione, si sta dimostrando molto combattuta e con numerosi avvicendamenti in classifica. Per ora è Ott Tänak a comandare i giochi ma, con le prime 5 posizioni racchiuse in poco più di 7 secondi, tutto è ancora aperto.
Dopo il Rally dell’Acropoli dello scorso anno, Tänak e Martin Järveoja hanno riportato la Ford Puma Rally1 in cima alla classifica dei tempi del WRC. Anche se finora non ha conquistato nessuna PS, l’equipaggio estone si è rivelato il più costante nella tornata mattutina. Secondo nella prova di apertura di Brattby, quarto nella Sarsjöliden e, infine, terzo al termine della Botsmark, Tänak sta sempre più affinando la sua guida con la Puma. Tuttavia, con soli 2”1 di margine su Craig Breen, l’alfiere Ford non potrà di certo rilassarsi. Tänak però ha fatto sapere che ci sono ancora margini di miglioramento.
È tornata a brillare la stella di Breen nel Mondiale Rally (nella foto sopra). Nuovamente in Hyundai, dopo un anno decisamente sotto le aspettative in M-Sport, il nord irlandese ha saputo capitalizzare al meglio l’ordine di partenza. Sempre a suo agio sulla neve scandinava, Breen è letteralmente volato nella Brattby battendo di 3”8 Tänak. L’alfiere Hyundai ha poi rifiatato con il quinto crono nella ghiacciata PS di Sarsjöliden, per poi tornare a martellare nell’ultima speciale di mattinata. Brivido per Breen che, in un incrocio nella PS di Botsmark, ha mancato il punto di frenata andando a sbattere contro un cumulo di neve. La i20N Rally1 fortunatamente ha riportato solo un danno al paraurti anteriore mantenendo il secondo posto assoluto.
In netta crescita anche Esapekka Lappi che ha completato il podio parziale. Protagonista di un Montecarlo in ombra, il finlandese ha trovato il giusto ritmo con la i20N grazie alla gara-test svolta la scorsa settimana nel Kuopio Rally in Estonia. Finora Thierry Neuville si è rivelato l’unica nota stonata in casa Hyundai. Settimo, a 17 secondi dal battistrada Ford, il belga ha sofferto l’assetto della sua i20N troppo sottosterzante. A rallentare la marcia di Neuville anche i postumi dell’influenza che lo ha colpito la scorsa settimana.
Kalle Rovanperä (nella foto sopra) l’aveva detto già in occasione dello Shakedown, ammettendo che nella tappa del venerdì ci sarebbe stato da soffrire. L’ordine di partenza, assieme alla neve fresca e scivolosa della prima prova mattutina, ha fatto sprofondare il pilota Toyota. Ottavo al termine della Brattby, il campione in carica è scivolato il quarta posizione. Il Flying Finn ha però invertito la rotta già nel corso della speciale successiva e, grazie al ghiaccio presente sulla Sarsjöliden, ha siglato lo scratch. Infine, il secondo posto nella PS4, hanno permesso a Rovanperä di mantenersi in lotta per la vittoria assoluta.
Alla sua prima apparizione con i galloni da ufficiale Toyota, Takamoto Katsuta ha apposto il suo sigillo nella Sarsjöliden chiudendo la mattinata al quinto posto a 7”1 dal leader Tänak. Il nipponico, inoltre, è stato anche il più veloce fra i piloti Toyota nella Brattby ottenendo il quarto crono. Più in difficoltà Elfyn Evans che, questa mattina, non è riuscito a trovare il giusto assetto della sua Yaris. Se nella Brattby la neve troppo soffice ha rallentato la sua marcia, il gallese è poi stato tradito dal ghiaccio trovato sulla Sarsjöliden. In sottosterzo per affrontare una sinistra veloce, Evans ha perso l’apice della curva toccando lievemente un cumulo di neve che gli ha fatto perdere secondi preziosi. Sesto, il gallese della Toyota paga 15”5 dalla prima posizione.
Più attardato Pier-Louis Loubet, ottavo a 37 secondi dal leader Tänak. Il pilota della Corsica, navigato da Nicolas Gilsoul, non vuole rischiare troppo su una superficie a lui non congeniale. L’alfiere M-Sport cercherà quindi di non commettere errori per portare a casa un risultato utile in ottica campionato. Unico privato fra le Rally1, Lorenzo Bertelli sta pian piano trovando i giusti automatismi con la Toyota Yaris (nella foto sopra). Tornato nel WRC dopo il Rally di Nuova Zelanda, l’italiano occupa attualmente la nona posizione di classe e decima assoluta.
Oliver Solberg ed Elliot Edmondson guidando la classifica del WRC2. L’ex ufficiale Hyundai precede la Skoda di Sami Pajari che, vincendo la PS4, è balzato dal quinto al secondo posto di classe. Terzo, e ancora in lotta per la vittoria, Teemu Suninen. Un errore nella Sarsjöliden gli è costata la prima posizione a Emil Lindholm. Finito in un banco di neve, il campione in carica è stato costretto a fermarsi a bordo speciale per pulire il radiatore della sua Skoda Fabia prima di riprendere la marcia.
Venerdì 10 febbraio 2023, classifica dopo la SS4 (top 15)
1 - Tanak-Jarveoja (Ford Puma Rally1) - M Sport - 28'24"5
2 - Breen-Fulton (Hyundai i20N Rally1) - Hyundai - 2"1
3 - Lappi-Ferm (Hyundai i20N Rally1) - Hyundai - 4"1
4 - Rovanpera-Halttunen (Toyota GR Yaris Rally1) - Toyota - 4"7
5 - Katsuta-Johnston (Toyota GR Yaris Rally1) - Toyota - 7"1
6 - Evans-Martin (Toyota GR Yaris Rally1) - Toyota - 15"5
7 - Neuville-Wydaeghe (Hyundai i20N Rally1) - Hyundai - 17"0
8 - Loubet-Gilsoul (Ford Puma Rally1) - M Sport - 37"0
9 - Solberg-Edmondson (Skoda Fabia WRC2) - Solberg - 1'33"5
10 - Bertelli-Scattolin (Toyota GR Yaris Rally1) - Fuckmatiè - 1'34"7
11 - Pajari-Malkonen (Skoda Fabia WRC2) - Toksport - 1'40"3
12 - Suninen-Markkula (Hyundai i20N WRC2) - Hyundai - 1'41"7
13 - Veiby-Eriksen (Volkswagen Polo WRC2) - Veiby - 1'43"6
14 - Huttunen-Linnaketo (Skoda Fabia WRC2) - Huttunen - 1'47"2
15 - Gryazin-Aleksandrov (Skoda Fabia WRC2) - Toksport - 1'52"9