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NON MANCANO
BRABHAM E LOTUS
Passando dalle gare di durata alla Formula 1, al Mauto di Torino sono presenti tutte le
monoposto che hanno corso con i colori del Martini Racing, dalla Tecno PA123/1 del 1972
di Nanni Galli, alle Brabham con motori Ford del 1975 (la BT44B), e Alfa Romeo (BT 45).
Il modello più interessante della collezione, che Monfredo Rossi di Montelera continua
ad utilizzare nelle gare storiche (Manfredo Rossi è figlio di Gregorio Rossi di Montelera,
che nel 1970 fondò il Martini Racing insieme al fratello Vittorio Rossi di Montelera) è
però la rivoluzionaria Lotus “80” del 1979, la monoposto con minigonne integrali, che si
estendevano dal musetto, all’asse posteriore. Dopo i trionfi del 1978, con Mario Andretti
e la famosa Lotus “79” wing-car, Colin Chapman volle strafare e il modello “80” pagò a
caro prezzo l’eccessiva sofisticazione aerodinamica, tanto che dopo poche apparizioni in
pista vennemessa in naftalina e rimpiazzata dal vecchiomodello. Per la cronaca il modello
esposto nei saloni del Mauto di Torino disputò solo tre gare e il pubblico italiano non l’ha
mai potuta vedere all’opera.
UN TUFFO AL CUORE
LA DELTA DI BIASION
Ma torniamo al Martini Racing, che vuole anche e soprattutto dire Rally e tanti mondiali
conquistati al fianco della Lancia. A partire dalla 037, presente in duplice versione: nel-
l’allestimento standard e in quello “Safari”, con tanto di protezioni para-animali, con
assetto rialzato e ruote di scorta sul tettuccio. La sfilata delle auto da rally pluri-iridate
prosegue poi con l’intero ciclo delle Delta, che vinsero sei mondiali consecutivi, dal 1987
al 1992. I modelli più rappresentativi sono certamente la cosiddetta “Deltona” del 1992 e
la HF integrale del 1988, con la qualeMiki Biasion si aggiudicò il primo titolo iridato piloti
della carriera e soprattutto il Safari Rally di quell’anno, una gara stregata che prima di
allora era sempre sfuggita alla Casa torinese. Sempre in questo settore è esposta la Ford
Focus WRC, prima sugli sterrati kenioti con McRae, nel 1999, e un modello che non ha
mai corso: la Delta ECV” che avrebbe dovuto sostituire la Lancia Delta S4, se non ci fosse
stato il tragico incidente di Toivonen-Cresto in Corsica, che indusse la Federazione ad
azzerare i regolamenti tecnici e mettere al bando le Gruppo “B”, autentiche Formula 1
degli sterrati. In questa mostra non poteva poi mancare la sofisticata Alfa Romeo 155,
versione DTM, di Nicola Larini e le ultime due Porsche griffate Martini Racing, vale a dire
la 911 GT3, con la quale quest’anno Sebastian Loeb e Emanuele Pirro hanno gareggiato
a Barcellona, Montecarlo e Monza nella Porsche Supercup e la 918, la prima ibrida della
Casa di Stoccarda, un gioiellino prodotto in esemplari numerati per una facoltosa clientela
che per acquistarla dovrò sborsare poco meno di un milione di euro....
Brabham BT45 del 1977
Lotus 80 del 1979
1...,85,86,87,88,89,90,91,92,93,94 96,97,98,99,100,101,102
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