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FORMULA 1
MARK WEBBER
HELMUT MARKO
"Ancora nonho capitoqual è il suo ruolo all'internodel teamquindi...
Con me è stato molto critico fin dal primissimo giorno, ma alla fine
è stato lui a portare Vettel nel team e devo riconoscergli che con lui
ha a fatto un ottimo lavoro. Probabilmente gli dà fastidio che… i team
di F.1 debbano schierare due macchine. Però purtroppo per lui è
così".
FLAVIO BRIATORE
"La gente probabilmente ci vedemolto diversi, ma non posso parlare
che bene di Flavio e di quello che ha fatto per me. È sempre stato
leale, sempre schieratonelmioangoloquandoneavevobisogno.Non
parliamo spesso, ma il suo obiettivo più recente è stato cercare di
assicurarmi un sedile inFerrari per questa stagione, e ce l'aveva quasi
fatta. Ovviamente sono stato deluso come tutti dal suo comporta-
mento a Singapore nel 2008, ma personalmente posso giudicarlo
solo per come si è comportato con me, ed è stato perfetto".
NORBERT HAUG
"Lo incontrai la prima volta al GP d'Australia del '97. Avevo appena
vinto il F.Ford Festival e quindi andai da lui a dargli il mio biglietto
da visita, chiedendogli di tenere d'occhio la mia carriera. Sei mesi
dopo il telefono suonòmentre stavo uscendo dalla doccia ed eraNor-
bert chemi offrivadi correre la 1000Kmdel Nurburgring con laMer-
cedes il weekend successivo. Non mi sentivo all'altezza e glielo dissi,
così invece che correre feci un test, e lì iniziò il mio rapporto con la
Casa. Fu un gran bel periodo, ma le cose cambiarono dopo i decolli
di Le Mans e la situazione divenne ancora più tesa quando decisi di
lasciare il team. Questo però, non ha mai intaccato il mio rapporto
con Norbert, che da allora è sempre venuto a salutarmi sulla griglia
dei GP. Mi ha aiutato e appoggiato, come ha fatto con molti giovani
piloti in quegli anni".
PATRICK HEAD
"Un gran carattere unito a un'enorme esperienza. Purtroppo neimiei
anni con la Williams non sapevo che la sua motivazione stava calan-
do, soprattutto a causa dell'addio della BMW al team che lo colpì
duramente. Non ci volevo credere, ma semplicemente Patrick faceva
fatica a farsi coinvolgere dalle corse come un tempo. Un veropeccato,
a volte mi dico che probabilmente non ho visto Patrick Head al
meglio. Però l'ho visto arrabbiarsi davvero un paio di volte, con le
vene che uscivano dal collo, e posso garantirvi che la maggior parte
dei Team Principal sono delle ragazzine timide rispetto a lui. Una
delle cose più belle me l'ha detta in Brasile, nella mia ultima gara per
la Williams, quando mi strinse la mano e mi disse 'mi spiace non
essere riuscito a darti macchine abbastanza buone nei tuoi anni qui'.
Ha significato molto per me".
FERNANDO ALONSO
"Abbiamo corso l'uno contro l'altro findai tempi dellaF.3000, quindi
ci conosciamo bene. Abbiamo percorsi simili, sia nel modo in cui sia-
mocresciuti chenellastradaseguitaper arrivare finoallaF.1: nessuna
scorciatoia e sgobbare duro. Come pilota penso che in gara sia il
migliore in assoluto, incredibile. La sua capacità di guidare unamac-
china a quei livelli per due ore è eccezionale, e se guardate al suo tasso
di incidenti è bassissimo, segno che sa leggere la gara come nessuno.
Certo c'è stato Singapore 2008, probabilmente al suo posto non avrei
accettato di vincere così, ma non si può giudicare senza sapere tut-
to".
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