Italiaracing.net Magazine - page 33

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ADRIAN NEWEY
"Adrianè unadelle ragioni per cui ho continuato a correre inRedBull.
Quando si tratta di capire come funziona una macchina da corsa è il
migliore con cui abbia mai lavorato, e di gran lunga. Ho lavorato con
tanti progettisti, ma la capacità di Newey di dare al pilota quello che
vuole e allamacchina quello che le serve per andare forte è veramente
fenomenale. Lagente lovede comeun timido, edi sicurononè l'anima
delle feste, ma è iper-competitivo. L'ho visto quando siamo stati bat-
tuti di brutto, evi assicurochenonèqualcosache lodiverte.Allostesso
tempo, però, non è il tipo che si esalta per una doppietta, è sempre
motivato e concentrato, un faro per la squadra. Non ci sono parole
abbastanza buone per descriverlo, davvero. È stato uno dei primi a
venirmi aparlarenel ParcFermédelGPdiMalesia (quello incuiVettel
passò Webber ignorando l'ordine di scuderia, ndr). Sapeva come mi
sentivoe anche lui noneraaffatto contento. C'èmolto rispetto tranoi".
CHRISTIAN HORNER
"Probabilmente non siamo più vicini come una volta. Christian è
destinato a restare con il team per lungo tempo, probabilmente per
sempre, quindi in molte situazioni deve cercare di mantenere l'ar-
monia ad ogni costo ed evitare polemiche. Purtroppo in alcune occa-
sioni questo è successo a spesemie, ed è un fatto che ovviamente non
ha fatto bene al nostro rapporto".
SEBASTIAN VETTEL
"Ovviamente è dotato di un talento straordinario. Sappiamo che
la sua forza sono la velocità in qualifica e i primi cinque giri di
gara, sono quelli la sua firma e la parte di gara in cui è difficile da
tenere a bada, perché è bravissimo. Tra noi sono successe talmen-
te tante cose che quando penso al nostro rapporto mi vengono in
mente per lo più episodi negativi, ed è un peccato perché nella
vita cerco sempre di avere rispetto per tutti e dare alla gente più
di una chance per dimostrarmi chi è. Ma come ho detto tra noi
sono successe troppe cose. Probabilmente quando saremo intor-
no ai 50 anni vedremo tutto in modo diverso, ma ora è troppo
presto. E alla fine non importa più di tanto né a me né a lui, sem-
plicemente è andata così".
DANIEL RICCIARDO
"È bello sapere che la bandiera australiana sventolerà ancora.
Non sarà facile per lui, ma nelle formule propedeutiche è stato
bravo e sicuramente merita la chance. Sa che il momento per
dare tutto è adesso, e che tutto è successo con le tempistiche giu-
ste. Si trova nella migliore posizione per lottare per il titolo, e
io ci sarò sempre per un consiglio al telefono. Già me ne chiede,
su vari aspetti, ma alla fine farà a modo suo come fanno tutti i
piloti".
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