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F.TOYOTA
WINTER SERIES
Silvano Taormina
Con la stagione appena conclusa, la Toyota
Racing Series ha celebrato i dieci anni di
attività confermandosi una delle serie di
riferimento per le giovani leve desiderose
di tenersi in allenamento durante i mesi
invernali. Nonostante per la prima volta
abbia dovuto affrontare la concorrenza del-
la Florida Winter Series, una categoria che
per format e bacino d'utenza punta preva-
lentemente alla stessa fetta di mercato, la
serie neozelandese si è distinta egregia-
mente proponendo una entry-list molto
competitiva e attirando l'attenzione dei
responsabili di alcuni junior programs. Lo
testimonia la presenza di giovani apparte-
nenti ai programmi SMP Racing, Nissan e
USAScholarship dopo che negli ultimi anni
vi hanno preso parte piloti provenienti dai
vivai Red Bull, Renault e Ferrari. Il tutto in
attesa della Tatuus FT50, la nuova vettura
chiamata a sostituire l'ormai obsoleta FT40
e che dovrebbe garantire un salto di qualità
nelle prestazioni e standard simili a quelli
delle serie europee.
PRONOSTICI
NON RISPETTATI
I pronostici della vigilia erano tutti a favore
di Jann Mardenborough e Steijn Scho-
thorst, entrambi al secondo anno nella
categoria, e del locale, nonchè esperto,
Damon Leitch. Sin dalla tappa inaugurale
di Teretonga però, sono emersi dei nomi
nuovi. A partire da Egor Orudzhev, domi-
natore assoluto di gara 1 e gara 3, ma allo
stesso tempo capace di gettare all'aria la
vittoria nella seconda manche per un bana-
le errore. Successo che è finito nelle mani
di Andrew Tang, un altro accreditato del
ruolo di outsider. A comandare la classifica
però, c'era il giovanissimo Martin Rump,
vice-campione della Formula Renault 1.6
Sweden, forte di due piazzamenti a podio.
La marcia del promettente estone è conti-
nuata anche a Timaru dove, pur essendo
rimasto ancora una volta a secco di vittorie,
ha centrato un altro podio che lo ha man-
tenuto in cima alle graduatorie. Le coppe
dei vincitori questa volta sono finite nelle
mani del baby James Munro, campione
della locale Formula Ford, Mardenborough
che ha così rotto il ghiaccio e nuovamente
Andrew Tang. Il tanto sospirato primo suc-
cesso Rump lo ha ottenuto poco dopo a
Cromwell, tracciato nuovo per tutti e carti-
na tornasole dei veri valori in campo. Non
a caso le altre due vittorie di tappa se le sono
aggiudicate Mardenborough e Tang, con
quest'ultimo issatosi in cima alla classifica,
mentre Leitch puntava sulla regolarità
salendo sul podio altre due volte, a preludio
della sfida finale che ha animato le ultime
due tappe.
ORUDZHEV E RUMP
SI SONO PERSI
La penultima prova stagionale sui saliscen-
di di Hampton Downs ha regalato a Mar-
denborough l'illusione di poter invertire la
rotta dopo la sfortuna riscontrata a tratti
nei weekend precedenti. Il britannico ha
dovuto fare i conti con la regolarità di Tang,
il quale grazie a due piazze d'onore e un
quarto posto incamerava punti importanti,
e la voglia di riscatto di Rump, vittorioso in
gara 3 dopo le vicissitudini delle gare pre-
cedenti. Hampton Downs ha riportato in
auge anche Schothorst, bravo a sfruttare la
griglia invertita di gara 2 per centrare un
successo scaccia crisi. L'ultima prova di
Manfeild è storia recente. La matematica
teneva in gioco ben sette protagonisti ma
Tang ha messo le cose in chiaro sin da gara
1 esibendosi in un flag-to-flag che ha gelato
il sangue dei rivali. Nelle ultime due corse,
culminate con un sesto e un secondo posto,
il singaporiano ha amministrato il suo van-
taggio. A poco sono valsi i nuovi successi di
Schothorst e Mardenborough, quest'ulti-
mo promosso vincitore in gara 3 pur essen-
do giunto alle spalle del "trasparente" Cas-
sidy. Diversamente si son persi per strada
sia Rump che Orudzhev, entrambi autori di
vari errori che ne hanno pregiudicato la rin-
corsa al titolo, con l'estone che in ogni caso
ha portato a casa il titolo rookie.
ALLA SCOPERTA DI TANG
SOLDATO IN LICENZA
Andrew Tang viene da Singapore, dove è
nato il 13 novembre 1994, e prima di appro-
dare in monoposto è cresciuto nei campio-
nati karting asiatici. Ad inizio 2013 il debut-
to nella Toyota Racing Series, culminato
con il quindicesimo posto finale, prima di
sbarcare in Europa nella Formula Renault
ALPS col team Jenzer. Quest'anno ci ha
riprovato in Nuova Zelanda e, pur senza i
favori della vigilia, ha sbaragliato la concor-
renza facendo della regolarità la sua arma
vincente e divenendo il primo non neoze-
landese ad iscrivere il proprio nome nell'al-
bo d'oro. Le armi vere e proprie avrebbe
dovuto impugnarle poco prima della tappa
finale di Manfeild quando ha ricevuto la
chiamata per la leva obbligatoria da parte
dell'esercito del suo paese. Fortunatamente
è riuscito ad ottenere in extremis un per-
messo per posticipare il reclutamento e gio-
carsi il titolo che poi ha fatto suo.
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