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INDYCAR
IL PUNTO
Marco Cortesi
Sono solo quattro i sedili liberi quando
mancano sei settimane all’inizio della
stagione 2014 dell’IndyCar Series. I test
ormai sono cominciati e tutti i team
sono scesi in pista sui tracciati tipica-
mente caratterizzati dal clima mite a
partire da Sebring, Sonoma e Fontana
con risultati ancora tutti da interpreta-
re. Nelle prove collettive sul tracciato
della Napa Valley è stato il teamPenske
con Will Power a essere il più veloce,
ma anche Scott Dixon ha chiuso prati-
camente alla pari: il team Ganassi non
ci ha messo molto tempo ad adattarsi
ai nuovi motori Chevy. Più indietro
Juan Pablo Montoya, ma i risultati non
sono stati indicativi perché inficiati dal-
le sperimentazioni del gommista Fire-
stone. Il colombiano, che ha perso 15 kg
di peso durante l’inverno, ha beneficia-
to dal fatto di essere considerato un
rookie (la vittoria a Indy del 2000 è sta-
ta la sua unica apparizione nella serie)
in quanto la sua esperienza americana
precedente era nella CART poi divenu-
ta Indycar... Tra le sorprese delle prime
prove - sorprese per gli americani più
che per i fan europei - Mikhail Aleshin
che, ancora con il vecchio motore Hon-
da, ha tenuto il passo del gruppo di
testa. Per quanto riguarda il mercato, è
ancora quasi tutto fermo dallo scorso
dicembre. L’unica novità ha riguarda-
to, oltre alla partenza di Simona De Sil-
vestro in direzione Sauber F.1, l’arrivo
al KV Racing di Sebastian Saavedra. Il
colombiano conta sul supporto del
rientrante sponsor AFS che l’aveva por-
tato a lungo accompagnato e ritrova
Sebastien Bourdais dopo la chiusura
del teamDragon. Il figlio di Roger Pen-
ske forse appronterà una sola vettura
per Indianapolis. Il sedile più ambito è
quello del Bryan Herta Autosport. La
squadra dell’ex pilota ha provato Jack
Hawksworth, ma con la conferma del-
l’inclusione nel programma di bonus
finanziari sembra sempre più possibile
la conferma di Luca Filippi, che aveva
impressionato tutti nelle sue prime
uscite nel 2013. Da Coyne si attende il
ritorno di James Jakes, pilota dal
discreto piede e dal buon budget perso-
nale, mentre dopo aver perso il soste-
gno della Guardia Nazionale, anche da
Panther servirà un contributo econo-
mico. La compagine di John Barnes ha
provato Carlos Huertas. Più dubbi per
la seconda vettura del Rahal Letterman
Lanigan Racing: i nomi che si fanno
sono quelli di Alex Tagliani ed Oriol
Servia. Prossimo appuntamento per
tutti a Barber, il 17 e 18marzo, per i test
ufficiali della categoria.
A GONFIE VE
Sono soltanto quattro i posti ancora liberi nella principale serie americana per
monoposto, il cui mercato non ha avuto difficoltà nonostante la crisi economica.
Tra i candidati per gli ultimi sedili disponibili, anche l’italiano Filippi
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