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Antonio Caruccio
C’è crisi, e si fa fatica a tirare avanti.
Potrebbe essere questo il punto di vista
dell’italiano medio, ma anche dei team che
popolano la bassa classifica del mondiale
di F.1 in questo inizio di stagione 2014. Nei
test in Bahrain, la Marussia è stata sicura-
mente la meno fortunata e la più disastrata
delle compagini viste in azione. Conside-
rati i grandi sforzi fatti per essere presenti
a Jerez il mese scorso, è già comunque un
miracolo che la macchina sia montata e sia
stata in grado di percorrere alcune torna-
te… ma l’obiettivo di essere pronti per la
gara di Melbourne è ancora molto lontano.
In quattro giornate infatti, la Marussia ha
messo insieme ventinove tornate, poco più
che metà gara, un bottino non certo posi-
tivo, considerando che del tempo disponi-
bile, la MR03 ha passato in pista poco
meno del 20%. Nel primo giorno, Jules
Bianchi ha completato solo tre giri di
installazione, a causa di un problema che
ha colpito il software della telemetria della
squadra diretta da John Booth. Con la pro-
blematica risolta per il secondo giorno,
Max Chilton ha avuto la possibilità di per-
correre diciassette tornate, quattordici
delle quali nella mattinata di giovedì, svol-
gendo dei run incentrati sulla valutazione
di un programma di sviluppi aerodinamici
che avrebbe dovuto provare Bianchi mer-
coledì. Poi, intorno a mezzogiorno, un pro-
blema al sistema di distribuzione della
benzina ha bloccato nuovamente le attività
nel piccolo box rossonero. Prima di iden-
tificare e sistemare il danno è passato mol-
to tempo, col risultato finale che solo tre
giri sono stati percorsi da Chilton, che non
ha mancato di celebrare l’abilità dei sui
tecnici nel risolvere un problema di così
grande natura in poco tempo. Tutto avreb-
be dovuto far sperare il meglio per venerdì,
terza giornata di prove, in cui però a tradi-
re la Marussia ed il pilota inglese è stato il
motore Ferrari. Dopo solo quattro tornate
la bancata sinistra dell’unità motrice ha
prodotto un’evidente fumata bianca, che
ha costretto a interrompere il lavoro. Da
Maranello si sono subito fiondati a suppor-
tare laMarussia ed il proprio giovane alfie-
re Bianchi, che avrebbe poi preso il volante
al sabato. Nonostante Ferrari abbia prov-
veduto a portare anche un motore sostitu-
tivo, la MR03 non ha completato il lavoro.
Poca fortuna per Jules che sabato non ha
percorso più di cinque tornate. Dall’Inghil-
terra nella notte erano arrivati nuovi com-
ponenti che la squadra avrebbe provato
svolgendo degli shake-down, che tuttavia
hanno portato via tempo utile. La vettura
era infatti stata assemblata a soli dieci
minuti dal termine, quando la sessione è
poi stata sospesa, e non ripresa, a causa
dell’incidente di Kimi Raikkonen.
MAL
DI MARUSSIA
Tanti problemi tecnici hanno impedito a Bianchi e
Chilton di seguire il programma di lavoro
prestabilito e in quattro giorni la MR03 spinta dal
motore Ferrari ha totalizzato appena 29 giri
I tempi
Max Chilton – 1’42”511 – 21 giri
Jules Bianchi – no time – 8 giri
1...,37,38,39,40,41,42,43,44,45,46 48,49,50,51,52,53,54,55,56,57,...84
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