Background Image
Previous Page  25 / 68 Next Page
Information
Show Menu
Previous Page 25 / 68 Next Page
Page Background

25

Sfida al

Piccolo Diavolo

A 36 anni Valentino Rossi non ha nessuna intenzione di smettere

e punta al decimo titolo. Con lui i rivali del baby campione Marquez,

che cerca il terzo mondiale consecutivo, sono Pedrosa, Lorenzo e un Dovizioso

caricatissimo dalla qualità della nuova Ducati Desmosedici GP 15.

Stefano Semeraro

Tutti contro Marc. Tutti contro il Piccolo Diavolo che

nel prossimo weekend in Qatar, la prima tappa del

motomondiale 2015, parte per piazzare un tris da k.o.

per la concorrenza. A 22 anni lo spagnolo è infatti il

grande favorito anche per questa stagione, anche se

rispetto allo scorso anno, quando il baby catalano

vinse la bellezza di 13 gare, gli avversari danno l'im-

pressione di aver fatto un passo avanti.

I diretti rivali di Marquez sono sempre loro: Jorge Lo-

renzo, Dani Pedrosa e l'highlander Valentino Rossi,

che a36 anni non ha nessuna voglia di fare da compri-

mario. Anzi.

I test di Losail, sullo stesso circuito che ospiterà lo

start del campionato, i distacchi non erano abissali,

tutt'altro: 14 piloti nel giro di un secondo. La novità

– relativa – è data dalla Ducati, che con la Desmose-

dici GP15 quest'anno promette di dare veramente

battaglia. «neanche Stoner aveva una Ducato così», si

è lasciato scappare Andrea Dovizioso, il top driver

del team bolognese. «Dopo i primi giri ho subito

detto agli ingegneri: c...o, come gira. Poi anch'io

sono maturato, adesso certe situazioni le gestisco

meglio. Anche se in fondo non sono cambiato. In

Qatar l'obiettivo mio e del team è il podio». Nelle

prime gare la Rossa avrà anche il vantaggio relativo

a benzine e gomme che spetta alle “open”, ma a

Borgo Panigale sono convinti che la nuova cavalca-

tura sia comunque competitiva.

E Marquez? Non si scompone. «Alla fine è chiaro che

i miei rivali sono Dani (suo compagno alla Honda Rep-

sol) e i due della Yamaha (Lorenzo e Rossi). Mi

aspetto che a un certo punto anche le Ducati siano lì

davanti, ma partono con l'handicap di sapere che

prima o poi perderanno i loro vantaggi. Quindi so

bene da chi mi devo guardare».

Pedrosa, 29 anni appesantiti da tanti infortuni, dovrà

dimostrare alla Honda che allungargli il contratto di

due anni non è stato un azzardo, mentre Lorenzo

dopo un 2014 molto tormentato si aspetta il riscatto:

«nella pre season siamo stati bene, e il nuovo cambio

dovrebbe darci qualche cosa in più. Sono convinto

che possiamo migliorare ancora molto con lo svi-

luppo della moto durante la stagione». Jack Miller,

in arrivo dalla Moto3, per molti osservatori è desti-

nato a diventare la vera novità della stagione, mentre

per Valentino la scommessa vera, la mission impossi-

bile di un finale di carriera che si preannuncia ancora

lungo, è il sogno di giocarsi ancora un Mondiale

prima di dire bye bye al paddock che l'ha visto domi-

natore. «Sono pronto, carico e non ho voglia di fare

programmi che vadano oltre il 2016. La M1 è miglio-

rata, e questa sarà una stagione in cui saremo tutti

più vicini – ha detto alla Gazzetta dello Sport – il cam-

bio “seamless” funziona bene, soprattutto in stac-

cata. Sono curioso di vedere come andrà: Marquez

avrei voluto trovarmelo di fronte quando avevo la sua

età, ma onestamente mi sento in forma come poche

volte in passato. Voglio il decimo titolo, l'importante

è non buttare punti e vincere qualche gara, poi si

vedrà. Nel 2016 cambieranno tante cose, i regola-

menti, non voglio pensarci. Con la mia fidanzata

Linda va tutto bene, non mi sposo ma mi piacerebbe

avere un figlio. Quando? Diciamo nei prossimi 10

anni...». Occhio al vecchietto, Marc.