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IRCUP
Rally Elba
Strata sbalordisce
con la Lancer
Il motto scritto sul cofano anteriore e su quello posteriore della Mitsu di
Marco Strata è simpatico: “Andare di traverso non è tempo perso”. Ma il ge-
novese non si limita divertirsi e divertire, mostra al colto e all'inclito come
si deve pilotare la berlinona giapponese. E sull'asfalto elbano demolisce con
la forza devastante dei tempi l'ormai diffusa convinzione che le Lancer siano
ferri vecchi. Non è stato bravo, è stato ancora più eccezionale di quanto la
classifica non dice. Perché il decimo posto non gli rende il giusto merito e,
soprattutto, non spiega che a farlo scivolare di parecchie posizioni è stata
una foratura nell'ultimissimo impegno. Le pietre non attraversano le strade
neppure all'Elba ed è altamente probabile che a costringerlo ad armeggiare
con chiave e crick sia stato un suo errore. Che non cancella il tantissimo di
buono fatto fino a quel momento.
Gabriele
Cogni
Alessandro Re sbaglia
ed a gioire è Gabriele Cogni
Il ragazzo ha le idee chiare e sa esprimerle bene: “Sbagliare fa parte del gioco
e ho sbagliato. Ma mi è andata bene e posso dire di aver scoperto quale è il
limite della DS3 Regional senza distruggerla”, fa Alessandro Re alla fine di una
gara che per lui, agli inferi nella prima semitappa, è stata una gara ad insegui-
mento. Diciannovesimo, il figlio d'arte non ha raccolto granché e soprattutto
non ha potuto duellare come avrebbe potuto con Francesco Bettini e Gabriele
Cogni, i due grandi interpreti sull'asfalto dell'isola bella con le Super2000. A
spuntarla è stato il piacentino, di fatto al debutto con la Leonessa che ha an-
cora fame. Che sa ancora regalare belle emozioni a chi la usa con le dovute ma-
niere.
Gasperetti
non perde il vizio
Dalla Twingo R2 alla Clio R3, il passo di Federico Gasperetti non cambia. E il
toscano mette tutti in riga all'Elba e rastrella punti e premi del Trofeo Clio Irc.
Alle sue spalle, fermo il mai troppo fortunato Marco Asnaghi – stoppato dalla
rottura delle colonnette – chiude Gianluca Tosi seguito dal pistaiolo Kevin Gi-
lardoni che prosegue il suo apprendistato veloce nelle corse su strada.