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DTM
Gare a Mosca
Tra i costruttori
è guerra vera
Lo spettacolo però, nonostante la tortuosità della pista, non è
mancato, più che altro in gara 1, con tanti sorpassi e anche
qualche contatto spettacolare. Nel mirino è finita ancora l’Audi,
questa volta con Mattias Ekstrom, il cui tentativo di sorpasso
a Timo Glock, pilota BMW, è finita malissimo. Il tedesco ex F.1
non l’ha presa bene e dopo pochi minuti via twitter non ha
mancato di definire il pilota svedese un idiota. L’Audi a sua
volta ha puerilmente replicato, sempre via twitter, che le imma-
gini dimostravano che Ekstrom era all’interno di Glock, non te-
nendo conto dell’errore evidente del proprio pilota,
penalizzato di tre posizioni sullo schieramento di gara 2. Tutto
questo per dire che nonostante le pacche sulle spalle, l’aria ras-
sicurante e festosa che solitamente si respira nel paddock
DTM, le tensioni stanno raggiungendo livelli quasi insosteni-
bili. La squalifica a Scheider per l’episodio austriaco e la puni-
zione al gran capo Ullrich serviranno da deterrente per il futuro.
Ma in fondo è anche un bene che lo spettacolo non sia edulco-
rato, come a volte si pensa, con favori spartiti tra i costruttori
presenti. I fatti stanno dimostrando ben altro.
Wehrlein 24 ore
da leader assoluto
Il Moscow Raceway ha proposto un gran bel duello in gara 1 tra
il poleman Marco Wittmann con la BMW e Pascal Wehrlein con
la Mercedes. Stiamo parlando di due giovani piloti molto inte-
ressanti, entrambi tedeschi e con ottimi trascorsi nella F.3. E
che hanno affrontato la loro battaglia in pista con grande cor-
rettezza. Ragazzi che sono stati rapiti dalle rispettive Case con
Wittmann che ha vinto il titolo nel 2014 al secondo anno di pre-
senza nella serie e Wehrlein che sta cercando di uguagliarlo. Il
confronto russo ha visto prevalere Wehrlein, che ricordiamo
Wehrlein vincitore di gara 2
Pole e vittoria la domenica per Rockenfeller
Mortara ha a lungo duellato con Wehrlein in gara
2
Giovinazzi in bagarre con Gotz e Farfus