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Montmelò - Libere 1
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F4 Italia

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6 Gen [15:07]

Anteprima Montecarlo
Ogier vuole entrare nella storia

Massimo Costa

Senza freni. Sebastien Ogier vuole entrare nella storia del Mondiale Rally e non lo nasconde. Se in F1 Lewis Hamilton ha nel mirino il record di campionati vinti da Michael Schumacher, nella specialità terra-asfalto-neve, Ogier marca stretto il connazionale Sebastien Loeb. Per ora sono nove titoli iridati a sei, il cammino è ancora lungo per il più giovane dei Sebastien. Però, c'è un altro record che Ogier può far suo: quello di vincere più campionati con marchi diversi.

Per ora vi è riuscito con la VW Polo e con la Ford del team privato M-Sport (e questo vale già come impresa storica), ma non c'è dubbio che quest'anno ci proverà con quella Citroen che nel 2008 lo aveva portato al debutto e che ora riabbraccia. Soltanto Juha Kankkunen è riuscito a conquistare tre mondiali con tre diversi costruttori: Peugeot nel 1986, Lancia nel 1987 e 1991, Toyota nel 1993. Loeb, invece, i suoi novi mondiali li ha conquistati tutti con la Citroen dal 2004 al 2012, prima Xsara, poi C4 infine DS3. Dunque, ecco che Ogier può pareggiare il conto con il grande Kankkunen già in questo 2019, concorrenza permettendo.

Ogier non nasconde che uno degli obiettivi è proprio questo: «Sì, mi stimola molto, alla base del mio ritorno alla Citroën c’è la voglia di lavorare con persone con cui sono stato bene, vincere con la squadra che mi ha fatto esordire nei rally e anche diventare campione con un terzo costruttore», ha raccontato alla Gazzetta dello Sport.

Ogier spiega anche i motivi per cui è tornato in Citroen: «Molte cose sono cambiate da quando me ne sono andato nel 2011 e non sono più nemmeno abituato a lavorare parlando in francese, ma l’atmosfera è buona. Era il momento giusto per tornare, prima non vedevo motivazioni sufficienti per farlo. Budar è stato importante. Non è un mistero che non fossi molto in sintonia con Matton, mentre con Budar è stato differente fin dall’inizio: mi ha mostrato grande determinazione nel voler riportare il team dove è sempre stato e merita di essere».

Ogier ha anche parlato del primo appuntamento stagionale, il Montecarlo che lo ha visto vincere le ultime cinque edizioni, e della stagione che verrà: «E' il rally più insidioso per condizioni, neve, scelta delle gomme e non voglio mettermi pressioni aggiuntive. Daremo il meglio, spingeremo, ma è una stagione lunga. Tanak è il candidato numero uno al titolo, ha chiuso il 2018 alla grande con la Toyota, poi metterei Neuville, che è sempre secondo, e mi incuriosisce pure Meeke in Toyota. Io sono l’unico dei big che ha cambiato Casa, quindi al via non sarò al cento per cento delle potenzialità, ma ho fiducia. Il mio compagno Lappi è giovane e veloce, ma non vedo ragione per non riuscire a fare, in due, quello che serve per trovare le prestazioni. Fra noi voglio parità di trattamento, almeno finché uno non sarà più in corsa per dei traguardi».

Non poteva mancare un accenno a Loeb: «È un bene che sia tornato, ma mi dispiace che non abbia un programma completo, sarebbe stato meglio e più divertente. Però, non cambia il nostro mondiale perché lui non è concentrato su quello, ma su singole conquiste. Correre con lui in Citroen? Sì, era incluso nelle prime discussioni con il team, non avrei avuto problemi ad averlo come compagno».