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24 Mar [19:18]

Ciocco - Finale
8volante Andreucci!

Marco Minghetti

Già detentore del record di vittorie sulle strade di casa Paolo Andreucci, come sempre affiancato da Anna Andreussi, non ha fallito con l’ottavo appuntamento della lunga storia con il rally del Ciocco. In una gara decisamente combattuta, ma allo stesso tempo mai davvero in discussione, i portacolori Peugeot, infatti, non si sono trovati sull’attico della classifica soltanto al termine della prova spettacolo di Forte dei Marmi (complice anche una toccatina…), e nella prova d’apertura del sabato di Massa Sassorosso, comunque vinta davanti a Nucita e Campedelli.

Il primo attacco deciso di Andreucci è poi arrivato sui quasi venti chilometri della piesse più lunga in programma quest’anno. A Carreggino, il più titolato pilota della storia del tricolore, ha cominciato ad infliggere agli avversari distacchi più decisi, anche se, per aspettare che il fossato si dilatasse, ha dovuto attendere qualche piccolo errorino del rivale più pericoloso, nella fattispecie due forature che hanno spinto Simone Campedelli addirittura al terzo posto, alle spalle di un consistente e regolare Andrea Crugnola, all’esordio con la Fiesta R5 del team HR. Il garfagnino ha poi voluto mettere anche la ciliegina sulla torta, andando a vincere anche l’ultimo passaggio sui diciannovemila e ottocenti metri della piesse di Careggine.

E se Crugnola e Campedelli erano ampiamente pronosticati nelle posizioni di testa, a mancare l’appuntamento in Garfagnana è stato Umberto Scandola, costretto al ritiro dopo una toccata con la sua Skoda gommata Dmack. "Mi è dispiaciuto dovermi ritirare dopo pochi km di gara” - ha poi raccontato deluso il veronese - “Tra i tanti obiettivi di questo rally ci eravamo ripromessi di trovare la giusta confidenza e sfruttare al meglio i nuovi pneumatici. Su un pezzo sconnesso ho perso leggermente il posteriore è ho toccato la ruota posteriore destra. Siamo usciti dalla prova speciale di Tereglio, poi io e Guido D’Amore siamo intervenuti con gli attrezzi  di bordo per cercare di sistemare il problema. Abbiamo affrontato la prova successiva con attenzione ma al termine abbiamo dovuto alzare bandiera bianca perché si era rotto definitivamente il braccetto della sospensione precedentemente danneggiato. Peccato…”.

Subito a ridosso del podio, i due giovani giapponesi in viaggio studio sull’asfalto italiano. Più a loro agio sulle veloci prove speciali di terra del mondiale, Takamoto Katsuta (ottimo il terzo tempo nell’ultima piesse, che gli ha permesso di superare Rudy Michelini) e Hiroki Arai non hanno affatto sfigurato tra i tanti trabocchetti disseminati nei lenti “su-e-giù” delle Alpi Apuane e l’impressione è che i due allievi del Tommi Makinen Racing si siano anche divertiti parecchio. Di sicuro, molto di più dei tanti che hanno dovuto gettare la spugna durante il giorno, e l’elenco è discretamente lungo. Già detto di Scandola, a occupare l’elenco dei ritirati sono stati Nucita (ottimo comunque il suo inizio), Pollara, Testa, Gilardoni e Bertolotti.

Nel Campionato Italiano 2 Ruote Motrici, vittoria per l’esperto Ivan Ferrarotti, con Giò Agnese alle note, dodicesimo assoluto. Bella e decisa affermazione nella classifica del Campionato Italiano Rally Junior del giovane fiorentino Tommaso Ciuffi, in grande crescita anche sui fondi asfaltati, con la Peugeot 208 R2 by Munaretto e Nicolò Gonnella al suo fianco, quattordicesimo assoluto, che ha regolato per circa 10 secondi il piacentino Andrea Mazzocchi.
 
Classifica finale

1. Andreucci-Andreussi (Peugeot 208 T16 R5) in 1.46’02”0
2. Crugnola-Fappani (Ford Fiesta R5) + 20”8
3. Campedelli-Canton (Ford Fiesta R5) + 29”7
4. Katsuta-Salminen (Ford Fiesta R5) + 1’37”8
5. Michelini-Perna (Skoda Fabia R5) + 1’40”0
6. Arai-Macneall (Ford Fiesta R5) + 1’44”6
7. Rusce-Farnocchia (Ford Fiesta R5) + 2’50”1
8. Panzani-Pinelli (Ford Fiesta R5) + 4’29”9
9. Gryazin-Fedorov (Skoda Fabia R5) + 4’51”6
10. Santini-Romei (Skoda Fabia R5) + 6’26”9