Michele Montesano
La 46ª edizione della Dakar ha subito riservato sorprese. Infatti ad apporre il sigillo alla prima tappa, che da AlUla ha portato la carovana ad Al Henakiyaha, è stato Guillame De Mevius. Dopo aver conquistato il terzo posto di classe T3 nella passata edizione del rally raid, il belga è salito subito al comando delle operazioni conquistando la sua prima vittoria assoluta. Contro ogni pronostico, De Mevius e Xavier Panseri hanno magistralmente completato i 405 km cronometrati con il Toyota Hilux gestito dal team Overdrive Racing.
Secondo posto in rimonta per Carlos Sainz (nella foto sotto). Scattato quarantottesimo, per via dei problemi riscontrati nel corso del Prologo di ieri, lo spagnolo ha dovuto fare i conti con ben tre forature oltre alla polvere sollevata dagli avversari. Corretto il tiro, il portacolori Audi ha poi iniziato a pigiare forte sull’acceleratore terminando al secondo posto staccato di 1'44” dall’imprendibile De Mevius. Gradino più basso del podio per la Toyota ufficiale di Giniel De Villiers che, seppur dietro di oltre sei minuti da Sainz, è riuscito ad avere la meglio sulla Mini X-Raid di Vaidotas Zala.
La Dakar è iniziata nel migliore dei modi per Toyota. Romain Dumas, al volante del pick-up Hilux del Rebellion Racing, ha preceduto sia l’ufficiale Lucas Moraes che l’idolo locale Yazeed Al Rajhi, settimo sulla Toyota dell’Overdrive Racing. Seth Quintero non è invece riuscito a replicare l’ottima prestazione di ieri. In difficoltà nella seconda metà della tappa, l’americano ha chiuso in ventesima posizione assoluta. Anche quest’oggi Mathieu Serradori si è confermato tra i primi dieci. Il francese della Century Racing ha battuto di otto secondi il vincitore del Prologo Mattias Ekström.
Tutt’altro che positivo l’avvio in casa Prodrive. Sebastien Loeb è stato costretto a fermarsi per sostituire un tirante dello sterzo del suo Hunter perdendo minuti preziosi. Il nove volte iridato WRC ha provato a recuperare il terreno perso ma si è dovuto accontentare del diciannovesimo posto a quasi ventitré minuti dal leader. È andata anche peggio a Nasser Al-Attiyah (nella foto sotto). Bersagliato da diverse forature, il vincitore della passata edizione della Dakar ha chiuso in ventiduesima posizione.
Fortune alterne per il team Ford M-Sport. Se Nani Roma è riuscito ad artigliare il diciassettesimo posto, Gareth Woolridge ha affrontato gli ultimi chilometri con una sospensione del suo Ranger danneggiata sprofondando in sessantasettesima posizione. Avvio a rilento anche per ‘Mister Dakar’ Stéphane Peterhansel che ha tagliato il traguardo ventiseiesimo con la sua Audi RS Q e-tron E2.
Da segnalare il ritardo dello start della prima tappa per via di un incidente occorso ad uno spettatore. Lionel Baud, a circa duecento metri dalla partenza, ha investito una persona a bordo strada. Il malcapitato è stato prontamente soccorso e trasferito in ospedale, mentre la direzione gara ha interrotto immediatamente la gara salvo poi ripetere la partenza con un’ora di ritardo sulla tabella di marcia.
Sabato 6 gennaio 2024, 1ª tappa (top 10)
1 - De Mevius-Panseri (Toyota Hilux) - Overdrive - 4h35'59"
2 - Sainz-Cruz (Audi E2) - Audi - 1'44"
3 - De Villiers-Murphy (Toyota Hilux) - Toyota - 9'18"
4 - Zala-Fiuza (Mini Cooper) - X-raid - 10'42"
5 - Dumas-Delfino (Toyota Hilux) - Rebellion - 12'18"
6 - Moraes-Monleon (Toyota Hilux) - Toyota - 13'25"
7 - Al Rajhi-Gottschalk (Toyota Hilux) - Overdrive - 13'39"
8 - Serradori-Minaudier (Century CR6-T) - Century - 14'12"
9 - Ekström-Bergkvist (Audi E2) - Audi - 14'20"
10 - Variawa-Cazalet (Toyota Hilux) - Toyota - 14'34"