Michele Montesano
Il Prologo di AlUla ha ufficialmente aperto la 46ª edizione della Dakar. Saranno ancora i deserti dell’Arabia Saudita, per il quinto anno consecutivo, a fare da palcoscenico al rally raid più famoso e impegnativo del mondo. La carovana, quest’oggi, ha affrontato i 27 chilometri cronometrati di Sea Camp quale antipasto delle due settimane di gara vera e propria. Sebbene non conti ai fini della classifica generale, questo primo appuntamento con le dune è servito a stabilire l’ordine di partenza per la prima tappa di domani.
Così come accaduto già nella passata edizione, Mattias Ekström è risultato il pilota più veloce del Prologo. Navigato da Emil Bergkvist, lo svedese dell’Audi ha completato il percorso cronometrato in 16’30”. Ancora una volta l’ex campione del DTM e del WRX ha saputo trovare il giusto feeling con la RS Q e-tron E2 ampiamente rivista dai tecnici della Casa tedesca. Ekström, al termine dei 27 km, ha staccato di ben 23” l’esordiente Seth Quintero, il più veloce al volante del pick-up Toyota GR Hilux T1.
A chiudere il podio virtuale ci ha pensato Sebastien Loeb (nella foto sopra). Tra i piloti più attesi, il nove volte iridato WRC ha subito un distacco di 15” dallo statunitense della Toyota. Ancora alla ricerca del suo primo centro alla Dakar, il francese proverà a spezzare la cattiva sorte potendo contare sulla competitività del buggy realizzato dalla Prodrive. A dimostrazione di ciò la top 5 è stata completata proprio dagli Hunter T1 del team brasiliano X Rally con, nell’ordine, Marcos Baumgart e Cristian Baumgart.
Sesto posto assoluto per l’alfiere del team X-Raid Krzyszfof Holowczyc. Il polacco della Mini JCW ha preceduto nientemeno che ‘Mister Dakar’ Stéphane Peterhansel. Il francese dell’Audi ha preferito non correre rischi portando a casa un buon settimo posto. Invece per trovare la terza RS Q e-tron E2, quella di Carlos Sainz, bisogna scorrere la classifica fino a giungere in quarantottesima posizione assoluta.
Lionel Baud, ottavo al volante del Toyota Hilux gestito dal team Overdrive, ha chiuso precedendo il Ford Raptor di Martin Prokop e la Century CR7-T di Brian Baragwanath. Appena fuori dalla top 10, Guerlain Chicherit ha terminato davanti al vincitore della passata edizione Nasser Al-Attiyah. Il qatariota, all’esordio con il buggy Prodrive Hunter, ha pagato lo scotto del noviziato, oltre che problemi di navigazione, terminando dodicesimo. È andata decisamente peggio alla rivelazione dello scorso anno Lucas Moraes, sedicesimo con la Toyota ufficiale, seguito dall’esperto Nani Roma al volante del Ford Ranger gestito da M-Sport (nella foto sopra).
Venerdì 5 gennaio 2024, prologo (top 10)
1 - Ekström-Bergkvist (Audi E2) - Audi - 16'30"
2 - Quintero-Zenz (Toyota Hilux) - Toyota - 0'23"
3 - Loeb-Lurquin (Prodrive Hunter) - BRX - 0'38"
4 - Baumgart-Cincea (Prodrive Hunter) - X Rally - 0'38"
5 - Baumgart-Andreotti (Prodrive Hunter) - X Rally - 0'44"
6 - Holowczyc-Kurzeja (Mini Cooper) - X-raid - 0'44"
7 - Peterhansel-Boulanger (Audi E2) - Audi - 0'45"
8 - Baud-Baud (Toyota Hilux) - Overdrive - 0'47"
9 - Prokop-Chytka (Ford Raptor) - Orlen - 0'49"
10 - Baragwanath-Cremer (Century CR6-T) - Century - 0'55"