Michele Montesano
Nikolay Gryazin e il suo copilota Konstantin Aleksandrov non potranno prendere parte al Rally d’Estonia, in programma il prossimo 14-17 luglio. A decidere l’estromissione dell’equipaggio russo dalla settima tappa del WRC è stato nientemeno che il governo della repubblica baltica. Pur guidando sotto una bandiera neutrale come stabilito dalla FIA, la coppia del Toksport WRT non potrà essere ammessa in territorio estone a causa dell’invasione russa nei confronti dell’Ucraina.
Questo è il primo caso, nel Mondiale Rally, in cui lo stato nega la partecipazione ad un evento sportivo a degli atleti russi, nonostante questi fossero già formalmente iscritti nella lista del WRC2. A pesare su tale scelta è stata l’attuale situazione geopolitica che sta diventando sempre più delicata e complessa. Infatti le repubbliche baltiche guardano con crescente sospetto l’avanzata delle truppe russe in Ucraina, le quali potrebbero sconfinare anche verso i paesi che si affacciano appunto sul Mar Baltico. Un caso lampante è quello dell’exclave russa di Kaliningrad, situata in territorio lituano e per questo isolata e soggetta alle sanzioni europee. O ancora, il recente sconfinamento da parte di un elicottero battente bandiera russa all’interno dello spazio aereo dell’Estonia.
Le autorità nazionali estoni, nello specifico il ministero dell’interno di concerto con l’omologo della cultura, hanno preso tale decisione vietando l’ingresso agli atleti russi e bielorussi. Ufficialmente tale scelta è stata voluta per garantire l’incolumità di Gryazin e Aleksandrov scongiurando così, data la loro nazionalità, ipotetiche aggressioni nel corso della competizione. Urmo Aava, direttore del Rally d’Estonia, ha accettato di buon grado tale decisione: “Guardando ciò che sta accadendo in Ucraina questa è solamente una piccola cosa rispetto a ciò che potremmo realmente fare. Il governo ha preso tale decisione, per questo non potranno prendere parte al Rally i piloti russi e bielorussi”.
Per Gryazin, vincitore nel WRC2 del Rally d’Italia (nella foto sopra) e terzo nella graduatoria di classe, il suo prosieguo nel mondiale rischia di diventare sempre più ostico. In quanto anche la Finlandia, paese che ha richiesto l’adesione alla NATO, ha reso noto la sua ostilità nell’accettare gli atleti russi e bielorussi all’interno del suo territorio.