Michele Montesano
Kalle Rovanpera e Jonne Halttunen hanno espugnato anche il Safari Rally del Kenya. L’equipaggio del Toyota Gazoo Racing Team ha conquistato il suo quarto successo stagionale nel WRC allungando in classifica assoluta. Con un dominio così netto, in questa prima metà del campionato, il Flying Finn ha quasi ipotecato il suo primo titolo iridato. Così come netto è stato il dominio Toyota che ha monopolizzato le prime quattro posizioni. Le Yaris si sono dimostrate le Rally1 più solide e affidabili per l’intero weekend meritando un successo così clamoroso.
Oliver Solberg, suo malgrado, è stato il primo protagonista dell’ultima mattinata del Safari. Il pilota Hyundai è stato vittima del fesh-fesh, la sabbia sottile ha ostruito il filtro dell’aria del motore costringendo l’equipaggio a fermarsi sulla PS14 (nella foto sotto). Le operazioni di sostituzione del filtro, effettuata sulla strada principale della prova, ha obbligato la direzione gara a cancellare la speciale per motivi di sicurezza. Arrivato in ritardo al controllo orario, Solberg ha accumulato ulteriori 2’10” di penalità.
Con la Oserian 1 cancellata, e gli equipaggi che hanno ricevuto tempi imposti, la mattinata del Safari Rally del Kenya è ufficialmente partita con il primo passaggio di Narasha. Considerata dai piloti una delle prove più dure dell’intero rally, la PS15 è stata dominata da Rovanpera. Il finlandese è stato più veloce del diretto inseguitore Evans di 7”3, chiudendo di fatto la lotta per la vittoria. Anche nella Hell’s Gate 1 e nella Oserian 2, accorciata di 3,10 km per evitare la zona più sabbiosa, Rovanpera ha allungato sul compagno di scuderia arrivando alla Power Stage con un margine di 57”6. Al termine del Safari Rovanpera, pur guidando con parsimonia e restando al largo da possibili errori, ha preceduto Evans, al suo miglior risultato stagionale.
Il Safari Rally del Kenya ha portato ancora una volta fortuna a Katsuta (nella foto sopra). Se l’anno scorso il nipponico ha ottenuto il suo primo podio in carriera nel WRC giungendo secondo, quest’anno si è dovuto accontentare del gradino più basso. Protagonista di un ottimo avvio nel venerdì, il giapponese ha poi approfittato dei numerosi ritiri per stabilirsi in terza posizione. Un brivido ha attraversato la schiena di Katsuta questa mattinata, quando la Yaris ha subito un trafilaggio d’olio dal cambio. Risolto il problema, l’alfiere Toyota ha potuto conquistare la sua personale vittoria.
A chiudere il poker del Toyota Gazoo Racing Team è stato Sebastien Ogier. L’otto volte iridato WRC avrebbe potuto vincere, se non fosse stato per una foratura che, venerdì pomeriggio, l’ha estromesso dalla lotta di vertice quando occupava agilmente la prima posizione. Quinto posto per la Hyundai di Thierry Neuville che si è consolato anche con la vittoria nella Power Stage. Il belga è stato il pilota del team coreano più competitivo, ma la i20N si è rivelata un disastro sul fronte affidabilità. Noie al motore, alla trasmissione, allo sterzo ed elettriche hanno reso questi 4 giorni un vero e proprio calvario. Nonostante ciò Solberg è riuscito comunque ad artigliare la top 10.
La sfortuna ha continuato a perseguitare Ott Tanak (nella foto sopra). Costretto al ritiro nella giornata del sabato per la rottura della trasmissione, l’estone ha dovuto alzare definitivamente bandiera bianca, tradito dal servosterzo della sua i20N Rally1, al termine della PS17. Il pilota di Hyundai Motorsport era rientrato in gara con l’obiettivo di marcare punti nella Power Stage, a dimostrarlo lo scratch che ha siglato nella ricognizione veloce proprio nel primo passaggio della Hell’s Gate.
Anche Ford M-Sport non può di certo sorridere al termine del Rally del Kenya. Craig Breen (nella foto sopra) ha risollevato leggermente gli animi con il sesto posto. Ma tutti i piloti ufficiali si sono ritirati almeno una volta, per poi riprendere la gara grazie alla formula del Super Rally. Ne sanno qualcosa Sebastien Loeb e Isabelle Galmiche, costretti allo stop il venerdì per un principio d’incendio al motore, e poi in grado di siglare il secondo crono nella Power Stage. Tuttavia il francese si è dovuto accodare al privato Jourdan Serderidis, settimo al termine di una gara priva di sbavature. Reduci da numerosi guasti e 2 ritiri, Adrien Fourmaux e Gus Greensmith hanno chiuso il Safari rispettivamente in quattordicesima e quindicesima posizione assoluta.
Kajetan Kajetanowicz ha letteralmente dominato il WRC2 (nella foto sopra). Nono nella classifica assoluta, il polacco non ha avuto più rivali quando Sean Johnston è stato costretto al ritiro nella giornata di ieri. Pur rientrato in gara, l’americano ha tagliato il traguardo con uno scarto di quasi 20 minuti dal polacco. Complice l’assenza di Yohan Rossel, la vittoria di Kajetanowicz lo porta direttamente al comando della classifica del campionato WRC2.
Domenica 26 giugno 2022, classifica finale (top 15)
1 - Rovanpera-Halttunen (Toyota GR Yaris Rally1) - 3h40'24"9
2 - Evans-Martin (Toyota GR Yaris Rally1) - 52"8
3 - Katsuta-Johnston (Toyota GR Yaris Rally1) - 1'42"7
4 - Ogier-Veillas (Toyota GR Yaris Rally1) - 2'10"3
5 - Neuville-Wydaeghe (Hyundai i20N Rally1) - 10'40"9
6 - Breen-Nagle (Ford Puma Rally1) - 23'27"9
7 - Serderis-Miclotte (Ford Puma Rally1) - 30'16"5
8 - Loeb-Galmiche (Ford Puma Rally1) - 32'12"6
9 - Kajetanowicz-Szczepaniak (Skoda Fabia WRC2) - 35'37"6
10 - Solberg-Edmondson (Hyundai i20N Rally1) - 37'36"6
11 - Johnston-Kihurani (Citroen C3 WRC2) - 54'45"8
12 - Singh Rai- Singh Panesar (Skoda Fabia WRC2) - 1h04'51"5
13 - Tundo-Jessop (Mitsubishi Lancer Evo X) - 1h06'48"5
14 - Fourmaux-Coria (Ford Puma Rally1) - 1h19'27"7
15 - Greensmith-Andersson (Ford Puma Rally1) - 1h19'32"1
Il campionato piloti
1.Rovanpera 145 punti; 2.Neuville 80; 3.Tanak 62; 4.Katsuta 62; 5.Breen 60; 6.Evans 60; 7.Loeb 35; 8.Ogier 34; 9.Sordo 34; 10.Greensmith 28.
Il campionato costruttori
1.Toyota Gazoo 246 punti; 2.Hyundai 184; 3. M-Sport Ford 144.