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22 Gen [13:40]

Monte-Carlo - Finale
Ogier centra il pokerissimo con la Ford

Marco Minghetti

In cuor suo, la quinta tacca nel più prestigioso rally del mondo l’aveva già messa ieri pomeriggio ma, campione ormai di lungo corso, Sébastien Ogier ormai conosce benissimo ogni metro di strade sempre insidiose, come, purtroppo, il suo rivale Thierry Neuville aveva avuto modo di capire a sue spese nell’ultimo impegno del sabato.
E così, l’urlo di gioia e i pugni levati al cielo, per il quinto successo nel Rallye di Monte-Carlo (quarto consecutivo…), li ha tenuti repressi in attesa di arrivare al controllo stop della Power Stage finale, al termine della discesa dal mitico Col du Turini che, con una improvvisa nevicata è apparso, ai più, ancora più mitico del solito.

Certo, non è stato un weekend semplicissimo per il campione del mondo, che ora può davvero pensare di andare ad insidiare le sette vittorie nel Principato di Sua Maestà Sébastien Loeb. All’esordio con la Ford Fiesta Plus, il pilota di Gap ha pagato sicuramente un certo deficit di conoscenza della bella vettura preparata con certosino amore nell’atelier M-Sport di Cockermouth. E a gioire, forse fino alle lacrime, ci sarà stato anche Malcolm Wilson, il boss della struttura inglese che dopo aver stretto i denti negli ultimi anni, cercando di non soccombere contro squadroni come Volkswagen e Hyundai, ora può permettersi di guardare avanti verso un futuro luminoso. Conscio di poter contare su di una Fiesta davvero performante e su un tris di piloti al top, come anche Tanak e Evans hanno dimostrato.

Soprattutto Tanak nella Power Stage finale ha dimostrato di possedere tutti i cromosomi del campione di razza. Alle prese sin dal mattino con problemi al motore della sua Fiesta, il pilota estone ha dovuto difendere almeno la terza piazza con soli due cilindri funzionanti. E così, in una prova che minuto dopo minuto diventava sempre più difficile, causa un’improvvisa nevicata, la seconda guida Ford è riuscita a contenere l’attacco di Dani Sordo, grazie ad una discesa che sa davvero dell’incredibile, come le lacrime trattenute a stento descrivevano molto bene. Power Stage che ha detto bene ai piloti a mettere per primi le ruote su una strada ancora discretamente pulita, e cha ha visto Thierry Neuville aggiudicarsi i 5 punti supplementari, davanti a Lefebvre, Hanninen, Evans e Sordo.

E così, a undici anni di distanza dall’ultima vittoria di una vettura del Grande Ovale Blu, avvenuta nel 2006 per mano di Marcus Gronholm con una Focus WRC, e a sette dal successo ottenuto da Mikko Hirvonen con la neonata Fiesta S2000, il marchio che ha fatto davvero la storia della specialità, torna di nuovo al top nel Principato, per la gioia dei tanti appassionati che da sempre tifano Ford. Ma, come da sempre le gare automobilistiche insegnano, la storia poteva essere ben diversa se, solo per pochi centimetri, il leader della gara Thierry Neuville fosse riuscito ad evitare un palo a bordo strada dopo un dritto galeotto. Una vera disdetta per il pilota belga fin lì perfetto, con una Hyundai i20 Coupé altrettanto impeccabile. Un errore che poteva rivelarsi banale ed invece è diventato esiziale, con il belga che comunque è riuscito a trascinarsi fino al Parco Assistenza con una sospensione distrutta.

Ma Neuville e la Hyundai devono ripartire per i prossimi impegni con la consapevolezza di disporre di un potenziale di tutto rispetto, per un mondiale 2017 che già si mostra davvero, davvero, interessante. Soprattutto anche visto il buon grado di preparazione che ha mostrato una Toyota Yaris, dai più data con un certo deficit rispetto ai rivali più accreditati. Aspettiamo altri appuntamenti, ma il secondo posto di Latvala a Monaco non può che essere una immensa iniezione di fiducia per gli uomini a disposizione di Tommi Makinen. Ad uscire con il morale in pezzo è invece lo squadrone Citroen, forse il team che alla vigilia godeva dei maggiori pronostici. Ma tra errori dei piloti e problemi tecnici, la squadra guidata sul campo da Yves Matton è troppo presto finita ai margini della gara, e il solo Craig Breen con la vecchia DS3 ha cercato di tenere in alto il marchio francese.

Chi non ha sbagliato una virgola è stato Andreas Mikkelsen che, addirittura già dallo Shakedown, ha dominato gli avversari arrivando al traguardo con oltre tre minuti di vantaggio sull’altra Skoda Fabia di Jan Kopecky, e oltre cinque minuti sulla Fiesta R5 di Bryan Bouffier. Il nostro Cugnola è finito invece diciottesimo assoluto e nono di RC2.
In WRC3 vittoria per grandissimo distacco di Raphael Astaier che è salito sul podio proprio nel giorno del suo 26mo compleanno. Miglior regalo non poteva esserci. Bene, molto bene, ha fatto anche Luca Panzani che ha terminato da leader in RC3 e primo tra i piloti muniti di Renault Clio.

La classifica finale

1 - Ogier-Ingrassia (Ford Fiesta WRC '17) - 4’00’03”6
2 - Latvala-Anttila (Toyota Yaris WRC '17) + 2’15”0
3 - Tanak-Jarveoja (Ford Fiesta WRC '17) + 2’57”8
4 - Sordo-Marti (Hyundai i20 WRC '17) + 3’35”8
5 - Breen-Martin (Citroen DS3 WRC) + 3’47”3
6 - Evans-Barritt (Ford Fiesta WRC '17) + 6’45”0
7 - Mikkelsen-Jaeger (Skoda Fabia R5) + 9’32”7
8 - Kopecky-Dresler (Skoda Fabia R5) + 12’58”1
9 - Lefebvre-Moreau (Citroen C3 WRC '17) - 14’43”8
10 - Bouffier-Giraudet (Ford Fiesta R5) + 16’09”4

Classifica Piloti: 1.Ogier 25; 2.Latvala 18; 3.Tanak 15; 4.Sordo 15; 5.Breen e Evans 10; 7.Mikkelsen e Lefebvre 6; 9.Neuville 5; 10.Kopecky 4; 11.Hanninen 3; 12.Bouffier 1.

Classifica Costruttori 1.Ford M-Sport 40; 2.Toyota Gazoo Racing 24; 3.Hyundai Motorsport 20; 4.Citroen Total Abu Dhabi 10.