Michele Montesano
Al termine del Rally del Giappone, Sebastien Ogier c’è andato giù pesante contro Pirelli. Vittima di una foratura a detta sua anomala, l’otto volte iridato si è sfogato duramente contro il produttore di pneumatici milanese. Il francese, in coppia con il nuovo navigatore Vincent Landais, si trovava al comando del rally nipponico quando, nel corso della PS2 di Isegami Tunnel, è stato costretto a fermarsi per sostituire una gomma bucata perdendo oltre 2 minuti e la possibilità di lottare per la vittoria.
Arrivato al traguardo della speciale, il pilota di Gap, visibilmente frustrato, ha ammesso: “In tutta onestà non ho idea di dove abbiamo forato. Era una prova decisamente stretta e l’asfalto non offriva molta aderenza, per questo non ho sentito niente. Purtroppo la nostra gara è già finita”.
La stoccata al veleno di Ogier contro Pirelli però è arrivata domenica, al termine del Rally del Giappone: “Nessuno osa affrontare questo discorso, sono l’unico a parlare e non è assolutamente accettabile questa cosa. Tutti noi lavoriamo duramente per fare del nostro meglio, per questo è un peccato essere costretti ad affidarci a qualcuno che non lo fa ad un livello accettabile. Abbiamo avuto più forature in un anno che non in 10 con il fornitore precedente (Michelin ndr.), però nessuno ne parla perché ci sono contratti e sponsor coinvolti. Non è assolutamente serio, lo sport non dovrebbe scommettere su queste cose. Per fortuna quest’anno non ho disputato per intero il campionato, ma si può facilmente valutare quanto abbia perso. Senza essere arrogante, penso che sarei potuto salire tranquillamente sul podio ad ogni rally a cui ho partecipato”.
Nella prova giapponese, tutte e 3 le Toyota Yaris Rally1 del team ufficiale hanno subito una foratura. Ma se Elfyn Evans e Kalle Rovanperä hanno ammesso candidamente i loro errori, Ogier non ha fatto altrettanto. Dati alla mano, anche nel caso del francese alla base dello squarcio sullo pneumatico c’è un errore di guida, nello specifico un taglio di traiettoria che ha provocato l’impatto contro un oggetto esterno. A difesa della Pirelli, il Rally del Giappone è stata una sfida nuova (ritornata dopo 12 anni) e difficile per tutti, a partire dall’asfalto reso insidioso dall’umidità e dalla sezione stradale decisamente stretta.
Resta però la sequenza impressionante di forature subite da Ogier nel corso della sua stagione part-time: ben 5 su 6 rally disputati, di cui 4 per errori di guida. A monte ci potrebbe essere quindi un difficile adattamento alle Rally1 e alle nuove Pirelli da parte del francese, considerando proprio il minor numero di chilometri effettuati da Ogier se confrontato con gli altri piloti impegnati stabilmente nel WRC. Ma anche Ford M-Sport in precedenza aveva richiesto al costruttore milanese di rinforzare il Cinturato (lo pneumatico da pioggia) in seguito al Rally di Croazia dello scorso aprile, il primo interamente disputato su asfalto dalle Rally1 ibride.
Pirelli non ha rilasciato commenti in merito all’accusa mossa da Ogier. Il costruttore di pneumatici italiano quest’anno ha dovuto affrontare una nuova sfida a fronte del maggior peso e della maggior coppia sviluppata dalle nuove vetture ibride. Terenzio Testoni, Rally Activity Manager di Pirelli, ha così commentato il lavoro svolto al termine della stagione: “I nostri pneumatici, sia da sterrato che da asfalto, hanno costantemente assicurato affidabilità, resistenza agli urti, bassa usura e prestazioni. Per questo posso affermare che per noi è stato un anno molto soddisfacente in cui abbiamo vinto la sfida delle nuove Rally1 ibride. Facendo tesoro di quanto appreso gara dopo gara, possiamo concentrarci sulla prossima stagione per la quale stiamo mettendo a punto un’evoluzione degli pneumatici sia da asfalto che da sterrato”.