Michele Montesano
Dopo otto lunghe stagioni fuori dal giro iridato il Rally dell’Acropoli è ritornato nel WRC. Quest’anno la Grecia farà da ago della bilancia per il prosieguo del campionato mondiale Rally. A quattro gare dalla fine, la terra della penisola ellenica potrà riaprire definitivamente i giochi o spianare la strada all’ottavo titolo di Sebastien Ogier. Chiamato a sostituire il Rally del Cile, l’Acropoli, complice la collocazione settembrina, si preannuncia una sfida molto impegnativa con superfici umide e fangose che hanno preso il posto di sabbia e polvere a cui eravamo abituati.
Ogier, dopo un Rally di Ypres vissuto in ombra, è chiamato ad un pronto riscatto. Il francese comanda la classifica con 162 punti, ben 38 lunghezze nei confronti dei diretti inseguitori Elfyn Evans e Thierry Neuville. Proprio il belga, nel rally di casa, ha limato al leader ben 14 punti in un sol colpo. Il pilota Hyundai ha dalla sua parte un team che farà gioco di squadra per cercare di recuperare ulteriore terreno, mentre Ogier dovrà fare tutto da solo visto che in Toyota non esistono i team orders. Discorso speculare in classifica costruttori con il Toyota Gazoo Racing Team WRT che, con 348 punti, precede la compagine di Hyundai Motorsport ferma a 307.
Ad aprire le danze ci ha pensato Kalle Rovanpera che sullo shakedown di Lamia, lungo appena 4,25 Km, ha messo tutti in riga. Il finlandese, già al suo primo tentativo, ha stampato un crono inarrivabile sia per gli altri che per se stesso! “Le condizioni sono davvero fangose e difficili, è molto diverso da come ci aspettavamo” ha commentato Rovanpera a caldo. Con un tempo di 3’14”3 il pilota Toyota ha staccato di 2”7 Neuville, primo fra i piloti Hyundai. A chiudere il podio virtuale Ott Tanak, dato per favorito sugli sterrati greci.
Daniel Sordo, con il quarto crono, ha completato la tripletta delle i20 WRC+. Lo spagnolo, navigato per la prima volta da Cándido Carrera, ha avuto qualche problema di bilanciamento durante il suo primo tentativo. Quinto, e 6 secondi più lento di Rovanpera, Evans che si appresta a vivere un rally tutto in rimonta per recuperare terreno da Ogier. Proprio il sette volte iridato, che scherzando ha paragonando il fondo dell’Acropoli al Rally del Galles, ha concluso con il sesto posto finale.
Gus Greensmith, il più veloce fra i piloti Ford M-Sport, ha preceduto di 4 decimi il compagno Adrien Fourmaux ottavo. Questa volta non è stato Pierre-Louis Loubet a chiudere il plotone delle WRC+, bensì il pilota di casa Jourdain Serderidis ventunesimo nella classifica assoluta. Manca all’appello Takamoto Katsuta, il nipponico è stato costretto a dare forfait per la mancanza di un navigatore. Il sostituto di Daniel Barritt, ancora infortunato dopo il contraccolpo alla schiena subito nel Rally d’Estonia, Keaton Williams è stato costretto a rientrare a casa per via di un’emergenza familiare.
A comandare la classifica del WRC2 Mads Ostberg, il pilota Citroën ha preceduto Oliver Solberg che ha portato al debutto la Hyundai i20N Rally2 sugli sterrati. Terzo Marco Bulacia seguito dal rientrante Andreas Mikkelsen. Quinto tempo per Nikolay Gryazin al debutto con la Ford Fiesta Rally2, chiamato a sostituire Temu Suninen dopo la separazione con M-Sport.
La combinazione di superfici ruvide inframezzate da fango, dovute alle piogge cadute nei giorni scorsi, e la presenza di pietre acuminate rende il Rally Acropoli estremamente duro. Composto da 15 Prove Speciali, per un totale di 292,19 Km cronometrati, la prova greca metterà a dura prova piloti e soprattutto auto. Dopo la prima PS spettacolo di oggi pomeriggio, ricavata a Piazza Syntagma ad Atene, i giochi inizieranno a farsi seri domani quando a dividere la tappa ci sarà solamente un Remote Service. La carovana si sposterà sabato nella zona di Pavliani e Itea con 6 crono in programma, per poi concludere domenica con 3 speciali fra cui la storica Tarzan ripetuta due volte.