Michele Montesano
La suggestiva cornice del Col de Turini ha ufficialmente dato avvio al Rally di Montecarlo, prima prova stagionale del WRC 2023. Conclusa la cerimonia di apertura, col calare dell’oscurità gli equipaggi si sono dati battaglia sugli asfalti, stranamente asciutti, delle Alpi Marittime. A dettare l’andatura è stato uno scatenato Sebastien Ogier. Il francese ha siglato gli scratch di entrambe le prove speciali prendendo immediatamente il comando delle operazioni. Dimostrazione di forza per i campioni in carica del Toyota Gazoo Racing Team WRT, i quali si sono confermati al vertice della graduatoria anche grazie al secondo posto di Elfyn Evans.
Ogier ha messo subito in chiaro il suo obiettivo: conquistare la nona vittoria nel Rally di Montecarlo. Nella La Bollene Vesubie-Col de Tourini, l’otto volte iridato WRC ha annichilito gli avversari siglando il miglior crono, per poi ripetersi nella ps La Cabanette-Col de Castillon. Nemmeno il verglas, presente nella seconda PS, ha fermato la carica di Ogier, navigato dall’ottimo Vincent Landais. A chiudere al secondo posto la prima giornata, è stato un sorprendere Evans. Il gallese, trovato il giusto assetto con la Yaris, è tornato finalmente a esprimersi al meglio concludendo entrambe le prove nella scia del compagno di squadra Ogier.
È iniziato con il terzo posto in classifica generale il nuovo sodalizio fra Ott Tänak e il team M-Sport (nella foto sopra). Ma il debutto con la Puma Rally1 non si è rivelato affatto facile per l’estone. Già prima di giungere allo start della speciale di La Bollene Vesubie-Col de Tourini, Tänak ha accusato problemi all’elettronica della Ford. Poi, nel corso della prova, il campione 2019 WRC ha perso anche l’uso della quinta marcia terminando al sesto posto a 8”6 da Ogier. Tänak, infine, è riuscito a riscattarsi nella seconda PS siglando il terzo crono.
La notte si è rivelata indigesta per Thierry Neuville. Terzo al termine della prova del Col de Turini, il belga è stato la prima vittima del verglas. L’alfiere della Hyundai, nell’affrontare una curva a sinistra, ha perso il controllo della sua i20N scivolando su una lastra di ghiaccio. Finito in una cunetta, dopo essere stato tratto in inganno dal ‘black ice’, Neuville ha fatto anche stallare la vettura tagliando il traguardo della PS2 al quarto posto.
A pagare dazio sul ghiaccio de La Cabanette-Col de Castillon è stato pure il campione in carica Kalle Rovanperä. Fortunatamente l’alfiere Toyota è riuscito a correggere la traiettoria perdendo solamente pochi secondi. Tuttavia il Flying Finn non ha particolarmente brillato nella serata monegasca chiudendo entrambe le PS al quinto posto. Rovanperä, per non surriscaldare le Pirelli PZero soft, è stato inoltre costretto ad alzare il piede in diverse occasioni. Sesto, Dani Sordo ha faticato a trovare il giusto ritmo. Avvisato nell’interfono della presenza di ‘black ice’, lo spagnolo ha affrontato l’ultima speciale di giornata con fin troppa cautela.
Pierre-Louis Loubet ha pagato la scarsa conoscenza delle speciali monegasche chiudendo al settimo posto. A pesare sul bilancio del francese anche il rapporto tutto da costruire con il suo nuovo navigatore Nicolas Gilsoul. A seguire Esapekka Lappi che ha preferito non correre troppi rischi al debutto con la Hyundai i20N. Ottimo quarto nella prima speciale, Takamoto Katsuta ha perso oltre 50” ne La Cabanette-Col de Castillon, a causa della rottura del freno a mano della sua Toyota Yaris, terminando nono. Uscito di strada nello stesso punto di Neuville, il gentleman driver Jourdan Serderidis ha proseguito la PS2 viaggiando ad andatura turistica.
La prima posizione del WRC2 è saldamente nelle mani di Nikolay Gryazin (nella foto sopra). Il russo del Toksport WRT, al volante dell’esordiente Skoda Fabia RS Rally2, è stato il più veloce in entrambe le speciali serali terminando la tappa con un vantaggio di 16”7 sulla Citroën C3 di Stephane Lefebvre. Il francese è però minacciato dal connazionale Yohan Rossel staccato di appena 1”6 dal secondo gradino del podio. Quinto posto di classe per l’ufficiale Ford Adrien Fourmaux, mentre Oliver Solberg ha perso oltre un minuto e mezzo a causa di una foratura nella PS2.
Giovedì 19 gennaio 2023, classifica dopo la SS2 (top 15)
1 - Ogier-Landais (Toyota GR Yaris Rally1) - Toyota - 26'33"7
2 - Evans-Martin (Toyota GR Yaris Rally1) - Toyota - 6"0
3 - Tanak-Jarveoja (Ford Puma Rally1) - M Sport - 15"4
4 - Neuville-Wydaeghe (Hyundai i20N Rally1) - Hyundai - 15"5
5 - Rovanpera-Halttunen (Toyota GR Yaris Rally1) - Toyota - 17"1
6 - Sordo-Carrera (Hyundai i20N Rally1) - Hyundai - 32"1
7 - Loubet-Gilsoul (Ford Puma Rally1) - M Sport - 40"3
8 - Lappi-Ferm (Hyundai i20N Rally1) - Hyundai - 41"4
9 - Katsuta-Johnston (Toyota GR Yaris Rally1) - Toyota - 57"0
10 - Gryazin-Aleksandrov (Skoda Fabia WRC2) - Toksport - 1'06"6
11 - Lefebvre-Malfoy (Citroen C3 WRC2) - Lefebvre - 1'23"3
12 - Rossel-Dunand (Citroen C3 WRC2) - PH Sport - 1'24"9
13 - Lopez-Rozada (Hyundai i20N WRC2) - Lopez - 1'34"4
14 - Fourmaux-Coria (Ford Fiesta WRC2) - M Sport - 1'40"8
15 - Ingram-Drew (Skoda Fabia WRC2) - Ingram - 1'46"1