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21 Ott [19:43]

Rally di Spagna – 1° giorno finale
Ogier respinge gli attacchi di Rovanperä

Michele Montesano

Il Rally di Spagna si preannuncia una lotta a due in casa Toyota Gazoo Racing Team WRT. Due generazioni di campioni del mondo a confronto: l’esperto, nonché otto volte iridato, Sebastien Ogier contro il fresco campione WRC Kalle Rovanperä. Al termine della prima tappa del Rally RACC ci sono solamente 4”8 a dividere il transalpino dal finnico. Più staccato Thierry Neuville che, con ancora 11 Prove Speciali da disputare, nutre ancora speranze di inserire la sua Hyundai i20N Rally1 nella lotta di vertice.

Non ha perso la stoffa del campione Sebastien Ogier che, vincendo la ripetizione di Els Ommels-Maldà, ha ripreso immediatamente il comando del Rally di Spagna. Su una speciale più asciutta e in grado di fornire maggior grip, la scelta di montare le Pirelli Soft ha dato ragione al francese che ha fatto meglio di Neuville di 2”7 riprendendo così le redini della gara. Dal canto suo il belga della Hyundai, complici le note troppo conservative del passaggio mattutino, non è riuscito a trovare il giusto ritmo scivolando al secondo posto.



Ancora una volta la pioggia ha voluto dire la sua in Catalogna rimescolando le carte. Le gocce sono iniziate a cadere proprio all’avvio della PS6 avvantaggiando nuovamente Rovanperä in grado di siglare il miglior crono e scalzare Neuville pure dal secondo posto. Il Flying Finn (nella foto sopra) si è poi ripetuto nel secondo passaggio della Les Garrigues Altes, ancora condizionata dall’asfalto bagnato, limando di altri 7 decimi il distacco da Ogier. Immediata la reazione del transalpino che, nella prova conclusiva di Riba-roja, ha staccato il team mate di 1”2 incrementando nuovamente il margine su Rovanperä.

Uno sconsolato Neuville (nella foto sotto) ha così chiuso la prima giornata al terzo posto a 12”6 dal leader Ogier. Nel pomeriggio il belga non è riuscito a trovare la quadra della i20N Rally1, perdendo regolarmente dai 3 ai 4 secondi al termine di ogni speciale. “Non abbiamo velocità e non riesco a spingere al massimo – ha ammesso il belga – la macchina scivola troppo ed è difficile trovare il giusto assetto. Ho fatto delle modifiche per l’ultima speciale ma non hanno funzionato”.



Risolti i problemi alla cinghia dell’alternatore e le noie al sistema ibrido accusati in mattinata, Ott Tänak è tornato marcare tempi interessanti siglando il secondo crono nella ripetizione di Els Ommels-Maldà. Ma le Pirelli Hard, sotto la pioggia caduta nelle 2 PS successive, si sono rivelate poco competitive costringendo il pilota Hyundai a perdere secondi preziosi. Come se non bastasse, la parte ibrida ha smesso nuovamente di funzionare nel secondo passaggio della Riba-roja, con l’estone che ha chiuso quarto a 7”5 da Neuville.

Rivoluzione a ridosso della top 5. Nel corso della Les Garrigues Altes ben 3 forature hanno condizionato la corsa di altrettanti piloti. Entrambe le Toyota Yaris di Elfyn Evans e Takamoto Katsuta hanno subito il cedimento dello pneumatico anteriore sinistro. Il gallese ha perso 38”5 venendo scavalcato da Dani Sordo, a sua volta costretto a zoppicare negli ultimi 2 km sempre per via di una foratura accusata sulla sua Hyundai. È andata peggio a Katsuta, rallentato anche dalla perdita della spinta elettrica e scivolato all’ottavo posto.



Ne ha approfittato Craig Breen, settimo a 2”5 da Evans, che ha finalmente iniziato a trovare il bandolo della matassa della sua Puma Rally1. Ciò nonostante il nord irlandese non si è detto ancora del tutto a suo agio con la vettura, toccherà quindi agli uomini M-Sport apportare le giuste correzioni d’assetto sulla Puma in vista della tappa di domani. Lontani dalla lotta di vertice, il resto dei piloti Ford ha ingaggiato una sfida sempre più serrata. Adrien Fourmaux (nella foto sopra) è riuscito a chiudere la giornata del venerdì al nono posto davanti al compagno di squadra Gus Greensmith per soli 7”5. Risolti i problemi al collettore dello scarico, Pierre-Louis Loubet ha ricucito il gap sulle altre Puma portandosi a 9”9 dalla top 10.



Grazie agli scratch conquistati nelle ultime due speciali, Teemu Suninen (nella foto sopra) mantiene saldamente la prima posizione di classe WRC2. Al termine della prima tappa, l’ufficiale Hyundai può contare su un margine di 12”7 nei confronti della Skoda di Nikolay Gryazin. Il russo del Toksport WRT però dovrà vedersi le spalle da Yohan Rossel staccato di soli 4 secondi. Continua la forsennata rimonta di Emil Lindholm, sesto di classe, che ha concluso la giornata davanti a Kajetan Kajetanowicz autore di un’uscita di strada nel corso della PS6.

Venerdì 21 ottobre 2022, classifica dopo la SS8

1 - Ogier-Veillas (Toyota GR Yaris Rally1) - 1h06'07"9
2 - Rovanpera-Halttunen (Toyota GR Yaris Rally1) - 4"8
3 - Neuville-Wydaeghe (Hyundai i20N Rally1) - 12"5
4 - Tanak-Jarveoja (Hyundai i20N Rally1) - 20"0
5 - Sordo-Carrera (Hyundai i20N Rally1) - 50"9
6 - Evans-Martin (Toyota GR Yaris Rally1) - 1'01"2
7 - Breen-Nagle (Ford Puma Rally1) - 1'03"7
8 - Katsuta-Johnston (Toyota GR Yaris Rally1) - 1'28"6
9 - Fourmaux-Coria (Ford Puma Rally1) - 1'31"3
10 - Greensmith-Andersson (Ford Puma Rally1) - 1'38"8
11 - Loubet-Landais (Ford Puma Rally1) - 1'48"7
12 - Suninen-Markkula (Hyundai i20N WRC2) - 3'56"2
13 - Gryazin-Aleksandrov (Skoda Fabia WRC2) - 4'08"9
14 - Rossel-Sarreaud (Citroen C3 WRC2) - 4'12"9
15 - Huttunen-Lukka (Ford Fiesta WRC2) - 4'34"9