Michele Montesano
Ormai ci siamo, manca davvero poco al debutto ufficiale delle nuove WRC. Sarà il Rally di Montecarlo, in scena a fine gennaio, a far da cornice alla prima assoluta delle Rally1. Come prevedibile, i test per Toyota, Hyundai e Ford M-Sport sono iniziati da tempo. Le vetture laboratorio stanno macinando chilometri su chilometri per cercare di affinare aerodinamica, meccanica e soprattutto la nuova componente ibrida. Infatti, anche nei rally si è deciso di imboccare la direzione green, condizione necessaria e sufficiente per uniformarsi alla produzione e attirare nuove case nel campionato. Ma come funzioneranno le nuove vetture? La FIA ha finalmente svelato qualcosa in più.
Ecco come sarà costituito il Powertrain
Alla base delle Rally1 resta il motore termico 1.6 Turbo, diretta evoluzione di quello finora in uso, in grado di sviluppare circa 380 CV. L’unità motrice endotermica sarà accoppiata ad un motore elettrico che, durante la massima accelerazione, fornirà fino a 100 KW di potenza (circa 134 CV) e 180 Nm di coppia. Le nuove WRC saranno quindi in grado di sprigionare una potenza massima superiore ai 500 CV. La parte elettrica, identica su tutte le vetture, sarà fornita da Compact Dynamics e lavorerà direttamente sull’albero di trasmissione (quindi a valle del cambio). L’unità ibrida peserà circa 84 kg e sarà supportata da una batteria da 3,9 KWh prodotta dalla Kreisel Electric.
Modalità di utilizzo del sistema elettrico
Dal punto di vista operativo, la FIA ha stabilito tre modalità di utilizzo del sistema elettrico. Inoltre, durante le PS, non sarà il pilota ad azionare direttamente la parte ibrida, questo infatti sarà gestito da mappature implementate dai team in precedenza. Di seguito le modalità di utilizzo del sistema elettrico:
Full Electric Mode. L’auto funzionerà esclusivamente con il motore elettrico con potenza limitata al 50%, per estendere la durata della batteria. Tale modalità sarà utilizzata nel Parco Assistenza e nei trasferimenti quando si passerà nei centri abitati.
Stage Start Mode. Durante le partenze delle Prove Speciali motore termico ed elettrico lavoreranno in sinergia, garantendo tutta la potenza di oltre 500 CV per un massimo di 10 secondi.
Stage Mode. Durante le prove speciali i piloti potranno utilizzare tre mappatura precedentemente personalizzate. Sarà la centralina quindi, in base allo stile di guida del pilota, a gestire la potenza extra garantita dal motore elettrico. Infatti la potenza aggiuntiva di 100 KW sarà possibile utilizzarla solamente per alcuni secondi nel corso delle prove. Inoltre il moto-generatore potrà rigenerare fino a 30 kW in ogni frenata. La gestione della carica della batteria rivestirà quindi un ruolo fondamentale per lo svolgimento dei rally.
Ecologia e sicurezza
La sicurezza delle WRC verrà ulteriormente incrementata. L’intera parte elettrica sarà protetta da una cellula in carbonio progettata per resistere a impatti superiori i 70 G di decelerazione. Inoltre sulle vetture saranno montate delle spie di sicurezza sulla falsariga di quanto visto in Formula 1. La luce verde indicherà il corretto funzionamento del sistema elettrico (l’auto potrà essere toccata in tutta sicurezza da meccanici e commissari di percorso o spettatori in caso di spinta), la spia rossa indicherà un’anomalia e relativo pericolo.
Un’altra novità del 2022 sarà l’utilizzo del bio-carburante prodotto dalla P1 Racing Fuels che, come sulle vetture del WTCR (
leggi l’articolo QUI) sarà sintetico e sostenibile al 100%. L’azienda tedesca infatti produrrà il carburante da rifiuti biologici e di derivazione agricola. L’obiettivo è di generare anche un impatto zero nei Service Park, facendo ampio uso di fonti rinnovabili.