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Il giusto feeling lo aveva accompagnato fino alle Azzorre ad inizio giugno. Poi, per l’allora leder di campionato Craig Breen, erano arrivate solo delusioni in serie. Un mix di problemi tecnici ed errori che hanno avuto come culmine la gara in Grecia, che ha regalato qualche settimana fa la corona continentale a Kajetan Kajetanowicz.

Arrivato in Svizzera con un solo obiettivo, l’irlandese della Peugeot non ha fallito il bersaglio. Miglior tempo già nella prova di qualifica. Breen ha, prova dopo prova, schiacciato la concorrenza senza pietà cominciando a rallentare solo nelle ultime prove speciali dell’ultima giornata, quando lo champagne era già in fresco da un pezzo.

Se il primo posto non è mai stato in discussione, anche la lotta per il podio non ha riservato troppo sorprese anche se sia Burri sia Lukyanuk non si sono risparmiati per puntare all’argento. Alla fine è stato il bielorusso a fregiarsi del piazzamento migliore, approfittando anche di alcuni problemi ai frani che hanno un poco penalizzato il cinquantaduenne pilota svizzero.

Bene, molto bene, il giovane Emil Bergkvist che. all’esordio con la potente Peugeot 208 T16 ha onorato alla grande il suo fresco titolo Under. Lo svedese ha cominciato guardingo, ma prova dopo prova si è sempre più affiatato con la vettura del team Saintéloc e senza commettere nessun errore si è issato fino ai piedi del podio. Davvero un bel viatico per un ragazzo che sicuramente in futuro farà parlare ancora di se.

La classifica finale

1. Breen-Martin (Peugeot 208 T16) - 2.32’13”6
2. Lukyanuk-Arnautov (Ford Fiesta R5) - 39”4
3. Burri-Klinger (Citroën DS3 Rrc) - 2’19”6
4. Bergkvist-Sjoberg (Peugeot 208 T16) - 3’14”1
5. Gonon-Guex (Peugeot 207 S2000) - 3’26”7
6. Gryazin-Fedorov (Skoda Fabia R5) - 5’13”8
7. Perroud-Beuret (Ford Fiesta R5) - 7’21”0
8. Carron-Revaz (Ford Fiesta R5) - 9’54”2
9. Della Casa-Pozzi (Citroën DS3 R5) - 11’18”8
10. Botka-Szeles (Mitsubishi Lancer Evo IX) - 11’21”6