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Da Austin inizia la collaborazione
tra il team Haas e la Toyota

Se ne era già parlato qualche mese fa, di una possibile collaborazione tra il team Haas e Toyota. Ora è ufficiale. Ma ricordi...

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Intervista a Jesus Pareja
“La nostra scommessa è la continuità”

“Sarà oltre due secondi più veloce secondo quanto abbiamo appreso dai primi dati in arrivo dal Giappone, ma soprattutto avrà ...

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Mercato piloti-team 2025
Sei sedili da assegnare

Massimo Costa Come procede il mercato piloti-team Indycar? Delle undici squadre presenti, sono sei i sedili da assegnare. Un...

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Test a Jerez - 4° turno
Lacorte prima della pioggia

La pioggia ha rovinato la sessione finale della due giorni di test Formula 3 a Jerez. Dopo una trentina di minuti dalla ...

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formula 1

Colapinto stupisce anche in tv
Una ventata di aria fresca

Alfredo Filippone Franco Colapinto stupisce anche in tv. Il giovane argentino ha sbancato l’audimat lunedì sera in Spagna, ne...

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FIA Formula 3

Test a Jerez - 3° turno
Tsolov abbassa il limite

Mattinata intensa a Jerez per il terzo turno dei test collettivi Formula 3. Nikola Tsolov, in forza al team ART, ha abbassat...

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4 Set [10:46]

Valli Cuneesi – Finale
La Csai intima lo stop

Dronero – Ha fatto pressing, Angelo Sticchi Damiani. E alla fine l’ha spuntata: con una serie di telefonate, il presidente della Csai ha “convinto” gli organizzatori del Valli Cuneesi a chiudere in anticipo la diciassettesima edizione della loro sfortunata gara, funestata dall'uscita di strada di Costenaro (nella foto) che ha coinvolto un gruppetto di spettatori piazzati in una zona vietata al pubblico.

Raggiunti dal contrordine mentre si preparavano ad affrontare, sotto l’acqua, la sesta speciale, i primi sulla strada non hanno potuto fare altro che invertire la marcia e tornare a Dronero. Con una classifica ormai definitiva che premia il concretissimo Manuel Sossella – più veloce in quattro delle cinque prove disputate con la Citroen C4 Tam-Auto – e, in parte, Roberto Botta e Claudio Sora.

Decisione strana, quella “suggerita” dalla massima autorità del disastrato automobilismo sportivo italiano. Strana e contrastante con quella da lui presa quando il suo Salento fu funestato dal dramma di Loris Roggia. Avrà cambiato idea, forse. O forse qualcuno dei suoi portaborse l’avrà convinto a infierire sul sempre pimpante campionato alternativo che, di fatto, ha ormai fatto a pezzi il Trofeo Rally Asfalto.

g. r.