Italiaracing.net Magazine - page 29

29
Era arrivato a Woking carico di speranze e
aspettative, ma il suo sogno è svanito dopo
appena una stagione. Al volante di quella
che in molti non esitano a definire una delle
McLaren peggiori di sempre, Sergio Perez
ha perso il confronto con Jenson Button in
un modo che la squadra britannica ha rite-
nuto troppo netto ed è stato silurato senza
tanti complimenti. Ora il messicano vive un
deja-vu dei suoi inizi in Formula 1. Come nel
2011 guiderà per un team di media classifi-
ca, non più Sauber bensì Force India, per
dimostrare ancora una volta di avere i
numeri per meritarsi una macchina da
Mondiale, ammesso che non sia già troppo
tardi. Ecco come lui stesso vive unmomento
così particolare della propria carriera.
Dopo che si è saputo che non avresti
più guidato per la McLaren, il tuo
nome è stato subito associato alla
Force India. Come siete arrivati
all'accordo?
"Le discussioni tra me il team sono iniziate
in occasione della gara di Austin. Ho pre-
senziato a un paio di incontri e a varie con-
ferenze telefoniche prima che si arrivasse
alla quadratura del cerchio. L'annuncio uffi-
ciale che avrei gareggiato con Force India lo
abbiamo fatto il 10 dicembre scorso all'am-
basciata messicana a Londra, insieme a
Vijay Mallya. È stato un momento piuttosto
emozionante".
La tua carriera ha preso una piega che
probabilmente non ti aspettavi. Pas-
sare dalla Sauber alla McLaren dove-
va aprirti la strada per il titolo, ma
ora sembra che tu sia tornato in una
sorta di sala d'attesa. Come vivi que-
sta situazione?
"È un'esperienza che fa parte del mio per-
corso di apprendimento. Non rimpiango
nulla, la McLaren è un grande team e avrò
sempre grande rispetto per loro. Sfortuna-
tamente, per varie ragioni la stagione non è
andata come doveva e abbiamo finito l'anno
senza un podio. Rispetto all'anno scorso,
ora sono in una situazione diversa. Non mi
vedo in sala d'attesa, sono convinto che que-
sto faccia parte del mio viaggio in Formula
1 e che il mio momento debba ancora arri-
vare".
Rimanere in Formula 1 è più impor-
tante del nome del team per cui si
gareggia?
"Per me era importante non solo essere in
F.1, ma farlo con un team che condivida la
mia ambizione e la mia fame. La Force India
è progredita costantemente e nella passata
stagione sono stati sesti tra i costruttori,
quindi penso sia una buona opportunità.
Sono stati forti in passato, credo potremo
essere ancora più forti insieme".
È noto che Martin Whitmarsh sia sta-
to un uomo chiave per il raggiungi-
mento dell'accordo con la Force
India. Tu che ne pensi, si sentiva in
colpa?
"Non credo. So che Martin voleva che io
continuassi a gareggiare in F.1 e ho davvero
apprezzato molto il suo supporto. È un
grande amico, e auguro il meglio a lui e al
team".
Risalire lo schieramento dalla Sauber
alla McLaren, passare da Hinwil a
Woking, deve essere stato uno shock
culturale. La situazione si ripresenta
al contrario oggi che passi da Woking
a Silverstone?
"Non del tutto. Anche se ci sono differenze
fra una factory e l'altra, la cultura dei team
di F.1 è sempre la stessa, tutti vogliono esse-
re competitivi. Io come pilota ho sempre
dato il massimo e continuerò a farlo, e il
team farà lo stesso per me. Per cui non vedo
grosse differenze culturali".
Guardando ai piloti 2014 la coppia
della Force India sembra piuttosto
competitiva. Come vedi il fatto di ave-
re Nico Hulkenberg al tuo fianco nel
box?
"Nico è un pilota molto veloce ed è anche
piuttosto esperto. È già stato alla Force
India, quindi specialmente all'inizio spero
di imparare il più possibile da lui. Sono sicu-
ro che lavorando insieme potremo toglierci
delle belle soddisfazioni".
Da quanto visto fino ad oggi si potreb-
be dire che tra voi due Hulkenberg sia
il più veloce in qualifica, ma che tu sia
poi in grado di fare meglio di lui in
gara. Sarete disposti ad aiutarvi a
vicenda?
"Sarebbe bello. Come ho detto io spero di
imparare molto da Nico, così come mi
aspetto che lui impari tanto da me. Se acca-
desse ne beneficeremmo entrambi, e proba-
bilmente saremmo in grado di stupire più di
qualcuno con i nostri risultati. Personal-
mente penso di essere un pilota migliore
dopo il mio anno alla McLaren, ed essere
forte in ogni area è il mio obiettivo da sem-
pre".
Formula1.com
1...,19,20,21,22,23,24,25,26,27,28 30,31,32,33,34,35,36,37,38,39,...90
Powered by FlippingBook