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FORMULA 1
GP SINGAPORE
L’URLO DI VER
Il francese a fine stagione sarà giubilato dalla Toro Rosso e forse anche dall’intero programma
Red Bull, ma sul tracciato cittadino asiatico a mostrato gli artigli con una prestazione grintosa
ed estremamente produttiva. Può la F.1 fare a meno di questo pilota?
Antonio Caruccio
Jean-Eric Vergne tiene alto il morale della
Toro Rosso. Nonostante proprio il team lo
avessemesso sotto la lente di ingrandimen-
to per un errore nel Q2 che lo ha portato
all’eliminazione dalla finale Q3, il francese
con determinazione ha affrontato la gara in
maniera estremamente grintosa, forse
anche troppo visti i dieci secondi di penali-
tà raccolti in due occasioni (cinque + cin-
que), che hanno comunque ripagato la
squadra degli sforzi fatti. Certo, senza la
safety-car probabilmente la scelta finale di
montare gomme morbide nuove rispetto
agli altri non avrebbe pagato, ma tant’è che
“JEV” ha recuperato sino alla sesta posizio-
ne, mettendosi anche al riparo dai cinque
secondi di stop&go inflitti nel finale dai
commissari, precedendo Sergio Perez, Nico
Hulkenberg, Kimi Raikkonen e Kevin
Magnussen. Sofferta la corsa del compagno
russo Daniil Kvyat, quattordicesimo sotto
la bandiera a scacchi, che per tutta la gara
non ha potuto godere del supporto della
borraccia a causa della rottura del sistema
di idratazione della sua Toro Rosso. La pre-
stazione positiva però, Daniil l’aveva otte-
nuta in qualifica, entrando tra i primi dieci
nonostante una vettura non perfetta nella
