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7 Mag [11:22]

Al Valdinievole la prima di Cavallini

Una gara organizzata all’ultimo secondo e poi dominata dal primo metro di gara, nonostante qualche momento “topico” ovviato con il sapere del professionista. E’ stato questo il 34° Rally della Valdinievole, per Tobia Cavallini, il pilota di Cerreto Guidi che ha messo per la prima volta la propria firma sull’albo d’oro di una delle gare più longeve ed apprezzate in Toscana. E per Cavallini è stato un crescendo di sensazioni debuttando, con tutte le incognite del caso, con la Skoda Fabia R5 e con al fianco un nuovo copilota, il versiliese Giuliano Manfredi.
 
Cavallini ha costruito gran parte del proprio successo con la quaterna di vittorie parziali della prima giornata di gara, i due passaggi rispettivamente a Larciano e Lamporecchio, disputati davanti al pubblico delle grandi occasioni, per poi vedersi ridurre il vantaggio per un errore durante la quinta prova ed un problema di natura elettrica nel finale. Momenti decisamente “caldi” ai quali, insieme alla squadra, ha saputo ovviare con estrema sicurezza e decisione sino al trionfo sotto la bandiera a scacchi.
 
Al secondo posto ha terminato l’attesissimo Luca Artino (Skoda Fabia R5), che in coppia con Gabelloni cercava il tris di successi. Non ce l’ha fatta, il pilota di Lamporecchio, quest’anno impegnato nel Campionato Italiano, ma ha saputo sfruttare al meglio la gara “di casa” per riprendere ritmo dopo un avvio stagionale punteggiato da momenti di sfortuna. Alla fine, Artino ha subìto un passivo comunque risicato di 3”7 da Cavallini, riuscendo anche a contenere i ripetuti attacchi dell’amico/rivale Fabio Pinelli, con Bugelli alle note su una Ford Fiesta R5. Anche per Pinelli una gara di alto profilo, a tratti anche altamente spettacolare, segno che il pilota di Buggiano ha davvero preso il miglior feeling con la vettura “dell’ovale blu”.
 
Quarta posizione assoluta, con ampio merito, per il lucchese Luca Pierotti, all’esordio con la Peugeot 207 S2000. Affiancato da Manuela Milli, l’avvocato lucchese, per la prima volta alla guida della vettura francese e prima anche con una trazione integrale, si è subito prodotto in riscontri cronometrici di vertice senza da segno di soffrire il debutto in una nuova dimensione.
Quinta posizione finale per il gentleman fiorentino Marco Cavalieri, da anni una costante e piacevole presenza al rally di Larciano. Affiancato da Bazzani su una Skoda Fabia R5, ha corso sempre con estrema regolarità gustandosi la gara con la vettura boema, lo stesso che ha fatto Pierluigi Della Maggiora, con vettura analoga, affiancato da Titti Ghilardi, sesti assoluti. 

La classifica finale

1. Cavallini-Manfredi (Skoda Fabia) in 46'56”5
2. Artino-Gabelloni (Skoda Fabia) a 3”5
3. Pinelli-Bugelli (Ford Fiesta) a 15”6
4. Pierotti-Milli (Peugeot 207) a 28”1
5. Cavalieri-Bazzani (Skoda Fabia) a 1'30”2
6. Della Maggiora-Ghilardi (Skoda Fabia) a 1'52”5
7. Fagni-Massaro (Peugeot 306 Maxi) a 2'07”3
8. Paperini-Fruini (Peugeot 208) a 2'18”8
9. Mori-Cesaretti (Bmw M3) a 2'59”6
10. Mori-Dinelli (Peugeot 208) a 3'17”3