4 Ago [12:54]
Finlandia - Non solo Latvala
Occhi puntati su Suninen
Guido Rancati
“Nostra terra natale, o Finlandia risuona il tuo nome prezioso...”. Jari-Matti Latvala centra l'undicesimo successo in carriera, il terzo della stagione, il secondo nella Jyvaskylan Suurajot, la Grande Corsa di Jyvaskyla, e le note dell'inno finlandese tornano a riempire l'aria davanti al Pavjlyonsky. Erano quattro anni che non succedeva ed erano tanti. Troppi per una nazione che da sempre sforna campioni in serie. Bravo anche – e forse soprattutto – a non farsi schiacciare dalla pressione nel momento in cui un problema ai freni alla sua Polo aveva rilanciato alla grande Sébastien Ogier, il ventinovenne di Toysa si gode fra la sua gente uno dei momenti più belli di una carriera fin qui punteggiata da imprese notevoli ed errori fatali.
E niente riesce a rovinargli la festa, neppure la considerazione che ben difficilmente il successo impreziosito dal miglior tempo ottenuto in tredici delle ventisei prove speciali gli basterà a riaprire la corsa all'iride. Anche se, nell'euforia del momento, parecchi dei suoi connazionali sono pronti a scommettere su di lui. Del doman non c'è certezza e, vada come vada, ha ridato fiato all'orgoglio finnico. E nel fine settimana fra alberi e laghetti non è stato il solo a farlo.
A scorrere la classifica, ci si accorge che un altro finlandese, Henri Haapamaki, venticinque anni, s'è imposto con una Citreon C2 fra le due ruote motrici e ci si accorge che Teemu Suninen, vent'anni compiuti da poco, ha vinto con una Citroen DS3 in RC3. Al suo ottavo rally. Il ragazzo dall'aria decisa ha alle spalle una storia per forza di cose corta. Ma bella assai. Buon protagonista nelle poche sortite con una Fiestina R2, il diritto a essere al via dell'appuntamento mondiale d'inizio agosto se l'è guadagnato convincendo una giuria d'esperti scelti dalla Akk Sports, la struttura che organizza e promuove il campionato finlandese, a puntare su di lui.
Non lo hanno mandato allo sbaraglio: gli hanno fatto effettuare un giorno di test, lo hanno inserito fra i protagonisti della “Battaglia di Helsinki”, la kermesse allestita la domenica prima del via nella capitale. E al via della gara che per chi è nato da queste parti vale più di ogni altra, non gli hanno riempito la testa di inutili raccomandazioni. Non sono stati lì a menargliela con la storiella che alla sua età l'importante è macinare chilometri per fare esperienza. Insomma, gli hanno lasciato le briglie lasche. Libero di andare al galoppo, l'ha fatto. Sempre piuttosto veloce, ha rischiato la frittata mettendosi la tutto-avanti francese per cappello. La fortuna, quella che ogni tanto aiuta gli audaci, gli è stata benigna e ha potuto continuare fino alla fine. Fino a festeggiare sul podio un risultato che difficilmente resterà isolato...