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14 Mar [11:46]

Neuville detta legge nel
Rally Tricolore del Ciocco

Missione compiuta per Thierry Neuville e Martin Wydaeghe che, in un 44esimo rally Il Ciocco e Valle del Serchio ricchissimo di grandi nomi e di adrenalina sportiva, hanno dominato la classifica assoluta con la loro Hyundai i20 R5 gommata Pirelli. Il pilota ufficiale di Hyundai Motorsport nel Mondiale Rally e attuale secondo nella classifica iridata Piloti, non aveva nascosto la sua voglia di vincere, anche se la sua partecipazione alla gara garfagnina era finalizzata soprattutto a fare chilometri competitivi con il suo nuovo navigatore Wydaeghe. “Le prove speciali del rally Il Ciocco, dove correvo per la prima volta, mi sono piaciute subito – spiegava all’arrivo Neuville – e poi ho trovato grande stimolo nel confrontarmi con un gruppetto di piloti molto veloci, che ho conosciuto qui. Dopo le prime prove di “assaggio, ho iniziato a spingere ed è venuto il risultato”.

Il secondo posto conquistato dal bresciano Stefano Albertini, in formato “mondiale”, con il fido Fappani a fianco ha il sapore della vittoria. Non solo perché è riuscito, per un po’, a stare davanti a Neuville, poi pressandolo dal secondo posto, prima di “mollare” nell’ultimo loop di prove. Soprattutto perché il pilota della Skoda Fabia by Munaretto, calzata Pirelli, centra il successo pieno per il Campionato Italiano Rally Sparco - dove Neuville è “trasparente” - sommando anche un punto della Power Stage del venerdi.

A chiudere un podio ricco di significati sportivi è andato Giandomenico Basso, già campione europeo e italiano - l’ultima volta due anni fa - sempre in coppia con Granai. Qualche difficoltà a trovare le giuste sensazioni e maggiore grip con la Skoda Fabia R5 Delta Rally, gli hanno fatto perdere una manciata di secondi nelle fasi iniziali. Ritrovata convinzione nel finale di gara, infilava una serie di ottimi tempi, fino a sopravanzare, nella prova conclusiva, Fabio Andolfi al terzo posto. Il portacolori di ACI Team Italia vedeva sfumare così, proprio alla conclusione, un terzo posto per il quale, insieme a Savoia e alle Skoda Fabia R5 Motorsport Italia, gommata Michelin aveva battagliato a lungo con un altro alfiere del progetto federale, Damiano De Tommaso. Una lotta sul filo del secondo fin quasi alla fine, quando il giovane pilota varesino, per una “toccata” pur leggera, apriva la ruota posteriore destra della Citroen C3 R5 FPF e si ritirava, vanificando una prestazione, fino a quel momento, di alto livello.

Al quinto posto finale si piazzava alla fine il lucchese Rudy Michelini, con Perna, che non riuscivano a trovare il giusto feeling con la Volkswagen Polo R5 e con le gomme Michelin, in una gara che spesso li ha visti, in passato, tra i protagonisti, per una prestazione che comunque, in ottica campionato CIRA, li vede sul podio. Alla sua terza gara con la Skoda Fabia R5 Balbosca, il giovane fiorentino Tommaso Ciuffi, con Gonella, ha preferito non prendere subito rischi eccessivi, preferendo dedicarsi ad una crescita costante in gara, da mettere a frutto nelle gare future.

Chi invece riparte dal Ciocco con un sorriso grande così è il venticinquenne pistoiese Thomas Paperini, con Monica Cicognini alle note che, alle prime esperienze in gare “importanti” e in un rally con tanti fuoriclasse al via, coglie un settimo posto di prestigio. Proprio davanti ad un altro dei delusi, al rally Il Ciocco, Marco Signor, con Pezzoli a fianco, che non è riuscito a trovare spunti velocistici di rilievo con la Volkswagen Polo R5 Step Five.

Il guizzo iniziale, sulla Super Prova Speciale, di Paolo Andreucci, con Pinelli e la Skoda Fabia R5 gommata MRF, coperture che il campione garfagnino ha il compito di sviluppare, in futuro, non è stato seguito da una gara di vertice, nonostante l’impegno di Andreucci, capace comunque di staccare alcuni tempi interessanti, ma non di salire più su del nono posto finale. Il passo molto sostenuto della gara ha fatto una vittima illustre, Craig Breen. Il pilota irlandese, in forza al team Hyundai Motorsport, in coppia con Paul Nagle, è stato tra i protagonisti di vertice, ovviamente con una i20 R5, fino alla quinta prova speciale – seconda ripetizione della Massa-Sassorosso - dove, nel tratto finale, incappava in una uscita di strada che lo toglieva di gara.

Soddisfatto a metà, alla fine, Andrea Adamo, team principal Hyundai Motorsport, presente al Ciocco. Felicità per la vittoria di Neuville, attesa ma non scontata, ma disappunto per il ritiro di Breen, iscritto al Campionato Italiano Rally Sparco, anche in eventuale supporto di Andrea Crugnola, campione italiano in carica, con Ometto alle note, ingaggiati da Hyundai Rally Team Italia per la corsa al tricolore, ma incappati al Ciocco in una prestazione sottotono. Dovuta un po’ a problemi ad un semiasse, nelle fasi iniziali, ma poi per un feeling con la vettura, nuova per Crugnola, che ha stentato a trovare.

Questi i verdetti di un rally Il Ciocco e Valle del Serchio da antologia: centosessantuno partenti (95 nel CIR e 66 nella gara CRZ), tanti campioni al via, un parco vetture da sogno, una gara avvincente. Un rally che rimarrà scritto a caratteri cubitali nella lunga storia di questa gara. “E’ stato complicato gestire un evento di queste proporzioni – chiosava alla fine Valerio Barsella, stanco ma felice event manager del rally Il Ciocco – ma alla fine abbiano condotto in porto un evento, credo, importante. Sportivamente ma anche per il territorio che, con tanta gente a riempire, nel rispetto delle norme anti Covid19, le strutture ricettive in tutta la zona, fino a Lucca, con una ricaduta economica rilevante per il territorio e tre giorni di “quasi” normalità”.