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10 Nov [7:40]

Rally del Giappone – Shakedown
Neuville ed Evans, stesso crono

Michele Montesano

Con il Rally del Giappone la lunga stagione 2022 del WRC giunge al termine. Seppur i titoli siano già stati assegnati a Kalle Rovanperä e al Toyota Gazoo Racing Team WRT, proprio la squadra di casa vorrà concludere con una passerella trionfale un campionato letteralmente dominato. Assente dal 2010, e rimandato nelle 2 ultime stagioni per via del Covid-19, il rally del Sol Levante si presenta totalmente rivisto sia per quanto riguarda la superficie, passata dallo sterrato all’asfalto, che per la location, ora nell’isola di Honshu Nagoya a 300 km a nord della capitale Tokyo.

A trionfare nell’ultima edizione di 12 anni fa era stato Sebastien Ogier al volante della Citroën C4. Forte della recente vittoria ottenuta sugli asfalti catalani, l’otto volte iridato si presenta sicuramente come uno dei piloti da battere. Il transalpino però dovrà fare i conti con il fresco campione Rovanperä desideroso di regalare il successo casalingo a Toyota. Inoltre il Flying Finn si è sempre dimostrato uno dei piloti più rapidi ad adattarsi ai nuovi percorsi, ne sono una dimostrazione le vittorie in Nuova Zelanda e Svezia di quest’anno e dell’Acropoli del 2021. Sempre restando in Toyota, i tifosi giapponesi supporteranno Takamoto Katsuta che cercherà di conquistare un podio nel suo rally di casa.

Il Giappone sarà l’ultimo giro di valzer per Ott Tänak al volante della Hyundai i20N Rally1. Dopo l’addio anticipato al team di Alzenau, l’estone vorrà chiudere al meglio la sua avventura con i coreani per poi focalizzarsi sui programmi del 2023. Oltretutto Hyundai Motorsport potrà contare su 2 specialisti dell’asfalto quali Thierry Neuville e Dani Sordo. Saranno solamente 2 le Ford Puma Rally1 schierate da M-Sport, con Adrien Fourmaux costretto nuovamente in panchina (ufficialmente per motivi di budget). Toccherà quindi a Craig Breen, affiancato per la prima volta dal nuovo navigatore James Fulton, e a Gus Greensmith tenere alto il vessillo dell’Ovale Blu.



Sono stati Elfyn Evans (nella foto sopra) e Neuville ad aprire le danze del fine settimana nipponico. Se il belga ha subito stabilito il ritmo nei 2,8 km cronometrati dello shakedown, il pilota Toyota si è costantemente migliorato nel corso dei suoi passaggi siglando lo stesso identico crono di 2’04”6 nell’ultimo tentativo. A chiudere il podio virtuale ci ha pensato Ogier, per la prima volta navigato da Vincent Landais, che si è fermato a 5 decimi dalla coppia di vertice.

Fuori dalla top 3 per un solo decimo, Breen (nella foto sotto) ha chiuso a sua volta davanti al compagno di squadra Greensmith e al campione 2022 Rovanperä. Con le prime 6 vetture racchiuse in soli 7 decimi, si prospetta un Rally del Giappone davvero serrato. Leggermente più staccato Tänak, a 1”1 dalla prima posizione, seguito dal compagno di colori Sordo. Invece è toccato all’idolo locale Katsuta chiudere la classifica con il nono crono.

Lotta serrata anche nel WRC2 con Emil Lindholm e Kajetan Kajetanowicz che si contenderanno il titolo di classe sulle strade nipponiche. Proprio il finlandese della Skoda ha avuto la meglio nello shakedown, seguito dalla Hyundai i20N Rally2 del connazionale Teemu Suninen. Mentre il 3 volte campione d’Europa Kajetanowicz non è riuscito ad andare oltre il nono posto di classe.



Composto da 19 prove, per un totale di 283,27 km cronometrati, il Rally del Giappone si snoderà nella regione di Chubu con il Toyota Stadium di Aichi che fungerà da Service Park. Dopo lo shakedown i piloti affronteranno la prima prova spettacolo di Kurugaike Park. Venerdì sarà la volta della tappa più lunga con le PS di Isegami, Inabu e Shitara da ripetere 2 volte per un totale di 132,97 km cronometrati. Sabato toccherà ai 2 passaggi della Nukata e di Mikawako per poi concludere con la PS di Okazaki City. Infine domenica le ultime 5 speciali da affrontare senza parco assistenza di Asahi Kougen e di Ena City che, prima di essere ripetute, saranno inframmezzate dalla Nenoue Plateau.

A detta di molti, il Rally del Giappone si preannuncia come una delle prove più difficili dell’intera stagione. Strade strette e tortuose che si inerpicano sulle montagne fanno somigliare il rally nipponico alla Corsica o al nostro Sanremo. Inoltre le foglie, cadendo dai numerosi alberi presenti a bordo prova, renderanno ulteriormente scivolosa la lingua d’asfalto. Poiché il rally sarà inedito per tutti, la stesura delle note rivestirà un ruolo fondamentale. Pirelli ha portato in Giappone le PZero Hard, da utilizzare sulle PS più lunghe e veloci, mentre le Soft rivestiranno la scelta fondamentale nelle speciali mattutine e in caso manto stradale umido e scivoloso.

Giovedì 10 novembre 2022, shakedown

1 - Evans-Martin (Toyota GR Yaris Rally1) - 2'04"6
2 - Neuville-Wydaeghe (Hyundai i20N Rally1) - 2'04"6
3 - Ogier-Landais (Toyota GR Yaris Rally1) - 2'05"1
4 - Breen-Fulton (Ford Puma Rally1) - 2'05"2
5 - Greensmith-Andersson (Ford Puma Rally1) - 2'05"2
6 - Rovanpera-Halttunen (Toyota GR Yaris Rally1) - 2'05"3
7 - Tanak-Jarveoja (Hyundai i20N Rally1) - 2'05"7
8 - Sordo-Carrera (Hyundai i20N Rally1) - 2'06"6
9 - Katsuta-Johnston (Toyota GR Yaris Rally1) - 2'06"6
10 - Lindolm-Hamalainen (Skoda Fabia WRC2) - 2'09"0
11 - Suninen-Markkula (Hyundai i20N WRC2) - 2'09"2
12 - Pajari-Malkonen (Skoda Fabia WRC2) - 2'09"2
13 - Munster-Louka (Hyundai i20N WRC2) - 2'10"2
14 - Kovalainen-Kitagawa (Skoda Fabia WRC2) - 2'11"3
15 - Johnston-Kihurani (Citroen C3 WRC2) - 2'11"7